Deciso l'intervento del ministro Valditara: "Ho avvertito l'esigenza di invitare la dirigente a riconvocare il consiglio di classe per riconsiderare le decisioni prese"
Promossi con un bel 9 in condotta. Ma il loro comportamento nel corso dell’anno scolastico non era stato certo dei migliori e, anzi, aveva portato per settimane la notizia alla ribalta sulle testate giornalistiche. Si tratta dei due allievi dell'Istituto "Viola Marchesini" di Rovigo che avevano sparato pallini di gomma contro a una docente nel corso delle lezioni. Quel voto così alto in condotta non è però certo passato indifferente alla professoressa Maria Cristina Finatti, vittima della molestia degli studenti, che di fronte a quella valutazione si è sentita abbandonata dai suoi stessi colleghi e dalla scuola per la quale lavora. Di lì, la richiesta di una revisione di quel voto, che ha destato anche l’attenzione e il conseguente intervento del ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, che nei giorni scorsi aveva richiesto un'ispezione alla scuola e una revisione delle decisioni prese in merito alle valutazioni del comportamento dei due allievi dell’istituto: “Visti gli esiti della relazione degli ispettori e considerata la non corretta applicazione del Dpr 122/2009 e del regolamento di istituto, ho avvertito l'esigenza di invitare la dirigente scolastica a riconvocare il consiglio di classe, al fine di riconsiderare in autotutela le decisioni prese”, ha infatti scritto il ministro. Riconvocato dunque il consiglio di classe appositamente per la questione, ora il 9 in condotta è un 7, gli 8 sono diventati 6. Una degna conclusione per una vicenda scolastica piuttosto grave e un chiaro segno di una decisa presa di posizione nei confronti di temi caldi fra i giovani, come quello del bullismo, della violenza e della maleducazione: se per i due studenti la storia è incominciata soltanto come “un gioco” per guadagnare qualche follower in più sui social, ora certamente non lo è più. E se crescere sembrava uno scherzo, ora è chiaro che certe lezioni di vita non possono essere marinate.