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Nuovi scavi archeologici a Frattesina: alla ricerca della protostoria polesana

Frattesina scai archeologici

Le campagne di scavo rientrano nel novero del progetto di ricerca “Prima Europa”

Dopo le ricerche di luglio 2022 si svolgeranno nel prossimo mese di settembre nuovi scavi archeologici presso l’abitato protostorico di Frattesina, nel comune di Fratta Polesine. Le campagne di scavo presso il sito polesano rientrano nel novero del progetto di ricerca denominato “Prima Europa. La Protostoria del Polesine”. Tale progetto, reso possibile grazie al finanziamento della Fondazione CARIPARO, coinvolge numerose realtà, quali: la Soprintendenza abap delle province di Vicenza, Verona e Rovigo, l’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, l’Università degli studi di Padova e il Centro polesano di studi storici, archeologici ed etnografici (CPSSAE). Le campagne di scavo coinvolgono inoltre anche altre realtà frattensi: il Comune di Fratta Polesine e l’associazione “Il Manegium”.

Le ricerche precedenti

Le precedenti ricerche, svolte nel mese di luglio dello scorso anno, hanno indagato la forma “urbana” o, meglio, protourbana, dell’insediamento, cercando di ricostruire anche la struttura delle abitazioni del centro. Per fare ciò sono state di grande importanza le ricerche svolte con il magnetometro dall’Università della città belga di Gent. Frattesina, come è emerso dalle ricerche degli ultimi anni, doveva essere dotata di una pianta regolare, caratterizzata da isolati delimitati da canali, ciò la rende un antenato delle città del mondo antico, essendo l’abitato stato fondato oltre 3000 anni fa, nel XII secolo a.C., nel periodo finale di quella che gli esperti definiscono età del Bronzo.

L’abitato protostorico di Frattesina

L’abitato di Frattesina non è importante solo per la sua struttura urbana o per la sua antichità, ma anche perché tale sito si trovava al centro degli scambi commerciali dell’epoca. Infatti, giungeva a Frattesina da nord l’ambra grezza del Baltico, che veniva poi lavorata dagli artigiani del luogo, oppure da quelli di Campestrin di Grignano Polesine, altro importante sito archeologico risalente allo stesso periodo, e infine veniva trasportata nel Mediterraneo. Tale tragitto è definito dagli studiosi “via dell’ambra”. L’importanza commerciale di Frattesina fu tale da renderla una sorta di antenata dei grandi centri a vocazione commerciale dell’Adriatico del nord, come Adria, Aquileia, Ravenna e Venezia. Nel corso del mese di settembre si terranno inoltre anche due manifestazioni aperte al pubblico: la prima di queste si terrà il 14 settembre e sarà incentrata sull’antica produzione del vetro a Frattesina, con una visita tematica al Museo Archeologico Nazionale di Fratta Polesine e delle attività di archeologia sperimentale, la seconda invece, che si terrà alla fine del mese, consisterà nell’apertura al pubblico degli scavi archeologici. Davide Farinatti
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