A denunciare l'accaduto Giancarlo Andriotto di Fratelli d'Italia, dopo l'ennesima segnalazione da parte dei residenti di Boara Polesine
Nemmeno il tempo di recuperare tutti i rifiuti abbandonati lungo l'argine dell'Adige, che nello stesso identico punto, la notte successiva sono stati prontamente lasciati nuovi sacchi dell'immondizia, dai soliti "ignoti" incivili. A denunciare l'accaduto è stato ancora una volta Giancarlo Andriotto di Fratelli d'Italia, il quale, dopo l'ennesima segnalazione da parte dei residenti di Boara Polesine, si è recato sul posto, fotografando il nuovo "bottino" di rifiuti. “Mi sono recato lungo la strada arginale, che dal ponte che divide Boara Polesine da Boara Pisani, costeggia l'Adige e non ho potuto non vedere il nuovo scempio - racconta Andriotto - Tutto questo,nonostante il valoroso operato dei volontari, che poche ore prima si erano adoperati per raccogliere le varie immondizie. Si è registrato l'ennesimo scarico di rifiuti a cielo aperto, a poche centinaia di metri dal ponte dove sono istallate delle videocamere di sorveglianza. Mi chiedo come sia possibile che non si riesca ad individuare questi sciacalli dei rifiuti. Mi rivolgo al Comune di Rovigo e a chi di competenza, affinchè si possa porre fine a tutto questo. Mi sembra impossibile che nel 2023, con tutta la tecnologia che abbiamo a disposizione, possa succedere tutto questo”. Retake Rovigo e Plasticfree Rovigo avevano speso una giornata intera a Boara Polesine, ripulendo la disastrosa situazione lungo l'argine dell'Adige, invaso da rifiuti, poi triturati dagli sfalci d'erba. Le due associazioni di volontariato si sono unite per la prima bonifica, riempiendo oltre 40 grandi sacchi di rifiuti indifferenziati vari. In essi sono stati ritrovati, il cofano di un'auto, un cruscotto, un frullatore e due scolapiatti. In totale erano stati raccolti più di 250 chilogrammi di immondizia. In campo sono scesi ben 23 volontari, accomunati da un obiettivo unico: non far arrivare in mare i rifiuti e dare decoro a questa parte di città. Dopo la raccolta è stata contattata Ecoambiente, per il recupero dei rifiuti, mentre per quello che riguarda i pezzi auto rinvenuti, la polizia municipale ha preso nota del codice di immatricolazione auto, per poter risalire al proprietario. “Come si vede dalle foto, i volontari avevano raccolto i rifiuti, in attesa che Ecoambiente andasse a ritirarli - conclude Andriotto - Ma come risposta immediata, c'è stato l'ennesimo scarico di rifiuti”. Ruggero Principe
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