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Tragedia di Mestre, procuratore Cherchi: "La scatola nera ha una registrazione interna del bus"

Procuratore Venezia Cherchi

"Speriamo di trovare degli elementi certi che consentano di capire cosa è successo dentro il bus prima dell'impatto con il guardrail e subito dopo la fuoriuscita"

Proseguono le indagini sulla tragedia del cavalcavia di Mestre del 3 ottobre scorso, quando un bus è caduto nel vuoto provocando 21 morti. Due le novità illustrate in conferenza stampa questa mattina dal procuratore di Venezia Bruno Cherchi. La prima riguarda la scatola nera che ha una registrazione interna del bus. "Per questo - ha dichiarato il procuratore - speriamo di trovare degli elementi che consentano di capire cosa sia successo all'interno prima dell'impatto con il guardrail e subito dopo la fuoriuscita. Abbiamo già qualche elemento perchè abbiamo le dichiarazioni fatte dai passeggeri sopravvissuti, ma si deve tener presente il loro stato d'animo".
Una seconda novità riguarda invece un ulteriore esame sul cuore dell'autista, che ha perso la vita nell'incidente: "Stiamo disponendo un approfondimento autoptico sul cuore dell'autista. Anche in questo caso abbiamo ritenuto di fare probabilmente una cosa in più, ma dal momento che alcune cose si devono fare subito, in attesa di avere un quadro complessivo e per evitare che manchi qualcosa, abbiamo disposto questo ulteriore accertamento nominando un consulente particolarmente esperto in tema di valutazione cardiaca".  "Stiamo cercando di fare tutti gli accertamenti con il coinvolgimento delle parti e quindi con il coinvolgimento di tutti coloro che hanno o che possono avere un interesse alla partecipazione e quindi anche alla necessità di nominare dei consulenti di parte". In sostanza, "stiamo cercando proprio di ampliare il più possibile in maniera tale da avere un contraddittorio che possa fin da subito far emergere eventuali diverse interpretazioni che possano essere accertate, valutate e che possano avere delle risposte da parte dei consulenti che abbiamo nominato" ha aggiunto Cherchi. Il procuratore ha continuato: "Stiamo aspettando i risultati delle consulenze che, putroppo, hanno tempi lunghi, ma fino a quando non avremo un quadro completo non sarà possibile a mio avviso trarre conclusioni che abbiano un minimo di fondamento".  Per quanto riguarda il cavalcavia un primo sopralluogo è stato fatto nella giornata del 25 ottobre e un secondo è previsto per il 9 novembre. "Vorremmo dissequestrare la zona non appena i consulenti ci diranno di aver fatto tutte le riprese e valutazioni necessarie a rispondere ai quesiti che gli abbiamo dato".  Per concludere, Cherchi ha dichiarato: "stiamo acquisendo in Comune tutta la documentazione sia relativa alla strutturazione del ponte, sia relativa a tutti i permessi che sono stati dati e alle modalità in cui è stata gestita la viabilità in quel tratto di strada".
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