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Silenzio al Senato accademico di Padova, Udu: “L’Ateneo manca di coraggio sulla questione israelo-palestinese, ma non ci stiamo”

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Seduta di Senato Accademico bollente: studenti palestinesi sotto il Bo e una mozione contro le violenze di Hamas e dell’esercito israeliano

Una seduta di Senato Accademico bollente lo scorso 7 novembre: con alcuni studenti palestinesi sotto il Bo ed una mozione, presentata dai rappresentanti di comunità studentesca e dottorale, a sostegno dei civili palestinesi ed israeliani, contro le violenze di Hamas e dell’esercito israeliano. “Il silenzio dell’Università è tutto ciò che rimane dopo questo Senato Accademico, nessuna posizione per la Pace è stata presa dalla governance”. Così Teresa Cozzi, senatrice accademica di Udu Padova, che spiega come, dopo una lunga discussione, la mozione non è nemmeno stata posta in votazione dalla Rettrice Mapelli per paura di uno sbilanciamento sul conflitto. La richiesta degli studenti era chiara: “esprimere solidarietà al popolo palestinese innocente e alle vittime israeliane – altrettanto innocenti – dell’organizzazione terroristica Hamas, oltre che ovviamente a chi è tuttora tenuto in ostaggio”. La governance aveva proposto un’alternativa alla mozione, una riformulazione assai poco coraggiosa, secondo i rappresentanti di Udu e Adi. “Abbiamo portato questa mozione in Senato Accademico perchè le istituzioni non possono rimanere in silenzio di fronte alle atrocità che stanno accadendo, l’Università di Padova aveva la possibilità di farsi portavoce di questo messaggio di Pace a livello nazionale e non solo. Abbiamo condannato fermamente le atrocità di Hamas, ma l'università si è tirata indietro nell’esprimere solidarietà al popolo palestinese, rifiutandosi di porre in votazione la mozione. Non potevamo accettare che migliaia di vittime civili venissero definite come “disagi” nella proposta di riformulazione fatta dalla Rettrice. Avevamo chiesto pace, solidarietà agli innocenti palestinesi e la realizzazione di corridoi umanitari, programmi di accoglienza e borse di studio per permettere alla comunità accademica di raggiungerci, per provare a dare loro un futuro qui”. “Da settimane assistiamo ai bombardamenti su Gaza e alla grave crisi umanitaria in atto, azioni contro il diritto internazionale. È vergognoso l’atteggiamento timoroso dell'Ateneo, la cui storia è fatta di coraggio e di personaggi come Concetto Marchesi. Ciò che è accaduto in Senato è molto grave: in tanti anni di rappresentanza non avevamo mai visto l’università obbligare i Senatori ad una “votazione informale”, imponendo l’unanimità pena il ritiro della mozione sulla Pace, (regolarmente presentata all’ordine del giorno ndr.). Siamo senza parole, ma non accettiamo compromessi sulla vita di un popolo innocente. Forse la paura di perdere collaborazioni con aziende che hanno interessi economici nel conflitto non ha permesso all'Ateneo di esprimere una posizione netta in sostegno del popolo palestinese” conclude Domenico Amico, coordinatore di Udu Padova.
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