Una delle tante realizzazioni di Massimo Vianello, 42enne di Martellago, in questo caso per ricordare Giulia Cecchettin e le donne vittime di violenza
Massimo Vianello, 42 anni, di Martellago, ideatore delle casette di legno del bookcrossing che ha disseminato in tutto il Veneto con un occhio al sociale è arrivato anche al Centro Antiviolenza di Villa Franchin a Mestre. Da oggi, infatti, accanto alla panchina rossa, simbolo della lotta alla violenza di genere, è sorta anche una delle sue casette, rossa anch'essa, per ricordare le vittime della violenza di genere. Molti dei suoi manufatti, realizzati con i fidati aiutanti, i figli Simone e Vera, riportano anche un messaggio sociale, nondimeno quella di Villa Franchin, installata nell’ultimo giorno di “Novembre Donna” che riporta questa frase: “Ogni volta che una donna lotta per se stessa, lotta per tutte le donne”. Ma c’è un particolare che la casetta di villa Franchin conserverà fino a quando resterà installata nel parco del Centro Antivolenza: una dedica speciale che la figlia di Massimo, ha voluto lasciare nascosto sotto al pannello superiore che riporta la scritta con la farse simbolo della casetta. Si tratta di un pensiero che la piccola Vera ha voluto fare “In ricordo di Giulia Cecchettin”. “La vicenda ha toccato molto anche i miei figli, Vera soprattutto. – racconta Massimo - E quando stavamo costruendo questa casetta assieme lei ha voluto compiere questo piccolo ma significativo gesto. Sono felicissimo che questa casetta sia stata installata in un luogo simbolo come il Centro Antiviolenza di Mestre. Grazie a tutte e a tutti coloro che hanno voluto questo. È un grande orgoglio per me”. L’inaugurazione della casetta in legno si è svolta stamattina assieme alla Presidente del Consiglio Comunale di Venezia Ermelinda Damiano e alla responsabile del Centro Antiviolenza del Patrizia Marcuzzo.
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