La sentenza del tribunale di Venezia riguardo alla causa intentata dalla ditta Ici Coop condanna il Comune di Cavarzere a risarcire la somma di 330mila euro per essere stata ingiustamente allontanata dai lavori. Il consigliere Pasquali: “Perché non li pagano loro?”
“Un ennesimo danno sulle spalle dei cittadini cavazerani” così il sindaco Pierfrancesco Munari etichetta la vicenda legata al Ponte di Boscochiaro che nel Consiglio comunale di fine novembre è stata oggetto di discussione. “In Consiglio comunale – procede il primo cittadino – abbiamo dovuto riconoscere un debito fuori bilancio di oltre 300.000 euro per la causa persa dal Comune di Cavarzere per i lavori sul ponte di Boscochiaro”.“Nel 2016 la ditta vincitrice - continua il sindaco - era stata defenestrata con un atto unilaterale del sindaco Tommasi, atto che è stato riconosciuto illegittimo per due gradi di giudizio”.“Per un grave errore di valutazione tecnico e politico della scorsa amministrazione, - sbotta Munari - siamo costretti a riconoscere il secondo debito in due anni per colpa di altri”.“Oltre un milione di euro che avremmo potuto destinare ad altre opere quali sistemazione delle strade e investimenti importanti” tuona e prosegue “in Consiglio gli ex amministratori, vicesindaco, assessore, due consiglieri, si sono celati dietro un silenzio assordante”.“E’ giusto - conclude – che i cittadini sa lo sappiano!”. Rincara la dose il consigliere di maggioranza Emanuele Pasquali. “Ritornare sulla vicenda del nuovo ponte di Boscochiaro – commenta - è un colpo al cuore, alla mia passione politica, per l’impegno che in questi anni ho profuso per il mio territorio e la frazione in cui abito. Scoprire che il Comune di Cavarzere dovrà pagare alla prima dittaIci Coop, a cui erano statiassegnati i lavori della costruzione del nuovo ponte di Boscochiaro, la somma di 330.000 euro qualerisarcimento stabilito dal tribunale di Venezia per essere stata ingiustamente allontanata dai lavori, è la testimonianza che la compagine politica di Tommasi e company ha prodotto non solo danni evidenti in quegli anni, ma anche a distanza”. “Lo avrò ripetuto non so quante volte – incalza il consigliere Pasquali - con interrogazioni, lettere, assemblee, che quella procedura era una forzatura, bastava un minimo di conoscenza, bastava leggere… e ascoltare i consigli di quel sottoscritto consigliere comunale che implorava di fermarsi, che si stava facendo un danno non solo per la chiusura delle strade da quasi un anno, ma una serie di errori che avrebbero avuto ripercussioni negli anni a venire e per di più ci ritroviamo con un ponte dove manca la sicurezza, dove i marciapiedi non sono a norma, dove non possono passare nemmeno gli autobus di linea ….dove il vecchio impalcato è ancora lì, in attesa del completamento dell’opera”.“Avete innalzato una campagna elettorale – si rivolge alle attuali forze di opposizione che a quel tempo amministravano Cavarzere - facendo leva sulla costruzione di un ponte tirato su in fretta e furia, tanto per far vedere che c’era…”.“Con un ponte del genere – commenta amaro - siamo diventati la barzelletta del basso Veneziano!” E quindi incalza: “Perchénon pagate voi questa cifra di 330.000 euro?”“La beffa – osserva - è che la vicenda non è ancora conclusa: non esiste un impianto elettrico, la sicurezza non esiste peri pedoni e per le persone disabili, si dovranno demolire le rampe per permettere lo spostamento deisottoservizi dal ponte vecchio al ponte nuovo con la chiusura delle arterie stradali e infine la demolizionedell’impalcato vecchio e lo smaltimento dei materiali”. Ornella Jovane
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