Sarà solo la locomotiva di un progetto ben più ampio e che vede già sul tavolo due altri lavori importanti ai plessi scolastici Manzoni e Busonera
Siamo di fronte ad una svolta che possiamo definire certamente storica. La città di Abano ha la sua prima scuola riscaldata con l’utilizzo dell’acqua termale. Un passo decisivo verso il futuro green e la geotermia da parte dell’amministrazione comunale aponense. La prima scuola che sarà riscaldata con le acque reflue “di scarico” termali sarà la media Vittorio da Feltre. Sono infatti partiti da qualche settimana i lavori di realizzazione dell’impianto nella zona retrostante il plesso scolastico stesso. Ad annunciare l’avvio delle opere sono il sindaco Federico Barbierato e l’assessore ai Lavori Pubblici Gian Pietro Bano. Con i responsabili dell’ufficio tecnico, Leonardo Minozzi e Anna Migliolaro sono riusciti a rendere concreto un sogno che in città si cullava da decenni. “Andremo ad utilizzare l’acqua di scarico delle vicine piscine comunali”, spiegano Barbierato e Bano. “Andremo ad attingere l’acqua a 70 grandi, la cui temperatura sarà poi abbattuta a 35 gradi per consentire di riscaldare tutta la scuola. Il riscaldamento avverrà grazie a delle pompe di calore, che appunto abbatteranno la temperatura e daranno poi calore alle varie aule. L’acqua termale sarà poi rimessa in circolo e tornerà indietro ad una temperatura di circa 30 gradi per poi essere espulsa nei canali di scarico adibiti”. Un investimento da 200 mila euro quello messo sul tavolo dall’amministrazione. “Saremo pronti per cominciare a riscaldare la scuola con l’acqua termale per gennaio, l’impianto sarà messo in funzione, garantendo un risparmio in termini di spese energetiche per le casse comunali”. La Vittorio da Feltre sarà solo la locomotiva di un progetto ben più ampio e che vede già sul tavolo due altri lavori importanti ai plessi scolastici. “Il secondo stralcio comporterà l’installazione di due impianti di produzione di acqua calda, con pompe di calore geotermico, alimentate da sonde disposte all’esterno dei plessi scolastici Manzoni e Busonera, e che sfrutteranno le acque termali calde del sottosuolo per il riscaldamento dei due edifici”, annunciano dal municipio di piazza dei Caduti. Nel maxi progetto di rigenerazione energetica, che il Comune porterà avanti con la società Engie, saranno coinvolti la sede del Comune, gli uffici di Polizia locale e dell’Arma dei carabinieri, le sedi delle associazioni territoriali, 10 scuole, un teatro, 4 strutture sportive, 4 ville storiche, la biblioteca e la pinacoteca. Gli interventi prevedono la sostituzione di 14 generatori di calore tradizionali con nuovi a condensazione, l’installazione di 925 valvole termostatiche, la realizzazione di 5 impianti solari termici, la riqualificazione degli impianti di condizionamento e l’installazione di sistemi di ricambio e trattamento aria. Federico Franchin
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