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Sparavano agli uccelli dal giardino, due bracconieri fermati a Mareno di Piave

bracconaggio treviso (2)

Attiravano specie protette con dispositivi illegali e le abbattevano facendo fuoco dal portico

Non solo attiravano gli uccelli nel giardino di casa con richiami illeciti, ma poi sparavano loro direttamente dal portico. La Polizia provinciale ha individuato e fermato due bracconieri, in località Campagnole, in comune di Mareno di Piave. A insospettire gli agenti, i frequenti spari provenienti da una casa isolata, uditi più volte nel corso delle consuete attività di monitoraggio del territorio. Grazie a una serie di appostamenti, i poliziotti hanno colto in flagranza i bracconieri: i due richiamavano i volatili con un dispositivo acustico - vietato dalla legge - e poi li abbattevano, comprese diverse specie protette, sparando da una rete ombreggiante posta sulla parete del portico chiuso adiacente all'edificio.

A carico dei due varie sanzioni, il plauso alla Polizia provinciale del presidente Marcon

I cacciatori sono stati fermati e sanzionati dalla Polizia provinciale non solo per l'utilizzo del richiamo acustico, ma anche per abbattimento di fauna selvatica protetta (un pettirosso, un fringuello e un codirosso al momento del sequestro) e per mancanza della documentazione necessaria per svolgere l'attività venatoria. “L'attenzione al contrasto del bracconaggio e degli illeciti contro la fauna selvatica è una priorità per le donne e gli uomini che compongono il Corpo di Polizia dell'Amministrazione Provinciale di Treviso – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – a loro un grande plauso per l'operato e per tutte le attività di monitoraggio e prevenzione”.
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