Le operazioni scattate all'alba, a cui hanno preso parte anche i finanzieri scaligeri, hanno portato al sequestro di 43 kg di hashish e a cinque arresti.
Sono in corso perquisizioni per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti e l'applicazione di provvedimenti cautelari. Impegnati nelle operazioni, dalle prime ore dell’alba di giovedì 11 gennaio, i finanzieri della Compagnia di Manfredonia, in collaborazione con il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Foggia, e i gruppi di Lodi e di Verona, con il supporto di unità cinofile e di un elicottero della Sezione Aerea di Bari. Le attività investigative, dirette dalla Procura della Repubblica di Foggia, sono focalizzate sul movimento di ingenti quantitativi di droga con il nord Italia e le attività di spaccio, prevalentemente nei lidi balneari durante la stagione estiva: sarebbero 43 i chili di hashish posti sotto sequestro e 5 gli arresti. Indagato per favoreggiamento anche un ex assessore e consigliere del Comune di Manfredonia.
L'inizio delle indagini
Le indagini sono iniziate nel marzo scorso, dopo il sequestro di 18 chili di hashish avvenuto durante un controllo stradale in una delle vie di accesso a Manfredonia. Nell'occasione, il guidatore non aveva rispettato l'alt, dandosi alla fuga, e una volta raggiunto dai baschi verdi, avrebbe abbandonato la vettura ed il carico di droga fuggendo a piedi nelle campagne.
Gli arresti
Ne è seguita un'attività investigativa che avrebbe permesso alle forze dell'ordine di raccogliere elementi precisi sui 7 indagati, 5 dei quali raggiunti dalla misura cautelare, di cui 4 dovranno scontare in prigione, mentre per il quinto sono stati disposti gli arresti domiciliari. Nella casa circondariale sono stati portati i sipontini Elia Fatone, di 43 anni e Pasquale Murgo di 48; Matteo Colafrancesco, 46enne di Monte Sant’Angelo e Michele Calderara di 19 anni, residente a Verona. Confinata ai domiciliari la 39enne sipontina Annapia Castigliego, moglie di Fatone. Tutti sarebbero stati coinvolti nel traffico di droga con il nord Italia, partendo da una base logistica di Manfredonia, e nell’attività di spaccio, prevalentemente nei lidi balneari durante la stagione estiva. Dalle indagini è emerso che la droga che viaggiava sull'asse nord Italia-Manfredonia, veniva chiamata "Gorilla", "Ferrari" o "Porsche" a seconda delle diverse qualità contraddistinte dalle immagini impresse sui panetti. Infine, nel giugno 2023, un corriere è stato arrestato in flagranza di reato durante un posto di controllo sulla statale garganica, mentre trasportava 25 chili di hashish che sarebbero partiti da Manfredonia. In tutto, sono dunque 43 i chili di droga sequestrati.
Indagato l'ex assessore e consigliere D'Ambrosio
E' indagato anche l’ex assessore e consigliere Damiano D’Ambrosio, per il reato di favoreggiamento. D'ambrosio, infatti, sarebbe stato contattato da uno degli indagati, che gli avrebbe chiesto informazioni su procedimenti in corso. Il segmento d’indagine è ancora da chiarire, motivo per il quale è stato ordinato il sequestro del cellulare.
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