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Il Museo M9 di Mestre proiettato sempre di più verso il futuro

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Nuovi progetti all'M9 di Mestre a cinque anni dall'inaugurazione, una nuova mostra per le scuole dal titolo "La Frontiera Adriatica"

Un museo che continua a rinnovarsi per seguire l’evolvere del tempo e della società. Così si presenta M9 – Museo del ’900 a cinque anni esatti dalla sua inaugurazione, per proiettarsi ancora di più verso un futuro che già appare ricco di novità. La ricorrenza dei cinque anni ha infatti costituito l’occasione per presentare, i nuovi progetti nell’offerta museale e nell’area didattica: l’inaugurazione di M9 Orizzonti, nuovo spazio espositivo al primo piano, e il rinnovato spazio di M9Edu con l’esposizione per le scuole “La Frontiera Adriatica”. "Abbiamo voluto presentare questi due progetti nel giorno del quinto anniversario dall’apertura di M9 per il significato che rivestono nel percorso di crescita del Museo - ha dichiarato Michele Bugliesi, presidente della Fondazione di Venezia -. Con il nuovo spazio espositivo M9 Orizzonti, e i nuovi contenuti di M9Edu si consolida ulteriormente l'evoluzione del racconto di M9, che si qualifica sempre più per la sua capacità di intercettare i temi rilevanti per il presente e per le nuove generazioni". M9 orizzonti, il nuovo spazio espositivo immersivo al primo piano, sarà una sala di 400 metri quadrati dotata di un evoluto sistema di proiezioni, che integrerà il racconto dell’esposizione permanente con un approfondimento sui grandi temi del presente. La realizzazione della sala M9 Orizzonti, eseguita da Murer Cantieri Audiovisivi, è stata possibile e grazie a un contributo della Regione del Veneto pari a 125mila euro. Rinnovato lo spazio anche di M9Edu con la mostra temporanea “La Frontiera Adriatica: laboratorio di contemporaneità”, prodotta in collaborazione con il Gruppo di lavoro del Ministero dell’Istruzione e del Merito - Associazioni degli esuli Istriani, Fiumani e Dalmati e il sostegno dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e della Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani Fiumani e Dalmati. La mostra, sviluppata da un Comitato Scientifico selezionato dal Ministero e composto dai professori Giovanni Cerchia, Gianni Oliva, Giuseppe Parlato, Raoul Pupo, Davide Rossi e Andrea Ungari, è dedicata alle scuole secondarie di I e II grado e affronta la storia della Frontiera adriatica ripercorrendo gli avvenimenti che hanno reso l’area giuliano-dalmata uno dei principali teatri della storia italiana nel corso del Ventesimo secolo, collegata a quella dei popoli vicini. Alla mostra si legheranno laboratori e attività didattiche con l’obiettivo non solo di facilitare la conoscenza di una storia a lungo dimenticata, ma anche di favorire percorsi di riconciliazione tra i popoli nella prospettiva della comune cittadinanza europea. Massimo Tonizzo
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