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12.02.2024 - 17:00
Utilizzava uno speciale software per tenere la contabilità in nero: la Guardia di Finanza di Treviso contesta a un odontoiatra, con studio in provincia, di non aver dichiarato ricavi per quasi 700mila euro tra il 2017 e il 2022. La verifica condotta dalle Fiamme Gialle ha accertato come il professionista avesse messo in piedi un vero e proprio sistema per registrare gli incassi non fatturati, servendosi anche di un particolare programma informatico per gestire appuntamenti dei clienti, cartelle cliniche e fatturazioni. Grazie a questo software, acquistato da una società lombarda, aveva creato una doppia contabilità: una prima coincidente con le scritture contabili esibite ai verificatori il giorno dell’avvio dell’attività di controllo. Una seconda, tenuta nascosta, per registrare i compensi incassati e non fatturati. A tale contabilità occulta si poteva accedere solo attraverso una determinata funzione presente nel programma, nota al professionista e ai suoi dipendenti (che dunque erano a conoscenza del metodo illecito): in questo modo si richiamava un archivio parallelo, consentendo di visionare anche le prestazioni eseguite, incassate e per le quali non era stata emessa alcuna ricevuta fiscale. Sono stati i finanzieri del Gruppo Treviso, coadiuvati dal personale specialistico, abilitato alle ricerche informatiche con tecniche forensi, a scoprire il particolare programma di contabilità e la base dati che non era stata esibita ai finanzieri.
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