La polizia era appostata tra via XX settembre e via San Nazaro quando giovedì mattina ha assistito allo scambio di droga.
Nel corso dei numerosi servizi della polizia di Stato veronese, volti in particolare alla prevenzione e al contrasto del commercio illegale di sostanze stupefacenti, sono stati segnalati nel quartiere di Veronetta alcuni presunti episodi di spaccio da parte di cittadini di origine centro-africana, molti di nazionalità nigeriana. La Questura, in una nota, riferisce che anche grazie all’attività di osservazione e appostamento predisposta nella zona compresa tra via XX settembre e via San Nazaro, gli agenti della sezione antidroga, giovedì mattina intorno alle 11, avrebbero assistito ad uno scambio tra due cittadini stranieri, di una sostanza poi appurata essere una dose di cocaina.
Gli arresti
I poliziotti hanno intercettato i due soggetti, insieme ad un altro uomo di nazionalità nigeriana che si sarebbe accompagnato con il presunto spacciatore e che, alla vista degli agenti, avrebbe tentato di scappare. Il presunto pusher, nato in Nigeria nel ‘97, irregolare sul territorio nazionale e gravato da numerosi precedenti specifici, è stato dunque arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e trattenuto, su disposizione dell’autorità giudiziaria, presso le camere di sicurezza della questura in attesa della celebrazione del rito direttissimo. Nella mattinata di venerdì 1 marzo, all’esito del rito direttissimo, il giudice ha convalidato l’arresto.
Il secondo uomo, anche lui cittadino nigeriano del '98, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti specifici, è stato denunciato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente commesso in concorso con il connazionale. L’uomo, spiega la nota della questura veronese, durante il controllo sarebbe stato infatti trovato in possesso di due telefoni cellulari e di 480 euro in banconote di piccolo taglio. Una somma che la polizia ritiene presumibile provento dell’attività di spaccio.
Nei suoi confronti, la Divisione anticrimine della questura ha quindi emesso il foglio di via obbligatorio dal Comune di Verona per la durata di 4 anni. Sempre dalla questura fanno poi sapere che è stato invece convalidato l'arresto per il ventisettenne finito in manette.
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