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Patente con il trucco, a Treviso sorpresi all'esame con smartphone e auricolari

Due stranieri sorpresi con smartphone e auricolari per superare l'esame della patente a Treviso

Avevano nascosti addosso smartphone, un router e un minuscolo auricolare. Due stranieri sono stati scoperti con questo armamentario dalla Guardia di Finanza mentre, alla Motorizzazione civile di Treviso,  sostenevano l'esame di teoria per il conseguimento della patente di guida "B". In questo modo, una terza persona collegata a distanza poteva vedere le domande e suggerire le risposte giuste. Grazie allo stratagemma illecito, i due erano riusciti a superare il test senza errori, ma il loro atteggiamento eccessivamente circospetto, oltre al fatto che indossassero entrambi una felpa con cappuccio molto simile, ben più larga della loro taglia, ha insospettito l'esaminatore. Questi ha chiamato le Fiamme Gialle.

Gli auricolari erano inseriti in profondità nell'orecchio da dover ricorrere all'ospedale

Quando i finanzieri del Gruppo Treviso, con il supporto dei colleghi della Compagnia di Castelfranco Veneto e della Tenenza di Montebelluna, sono arrivati sul posto, i due candidati hanno consegnato spontaneamente i kit. All'interno della felpa erano stati incollati un router e uno smartphone, la cui videocamera spuntava dall'indumento attraverso una minuscola apertura. Addirittura, per recuperare gli auricolari è stato necessario accompagnare d’urgenza le due persone all'ospedale di Treviso, poiché i congegni erano infilati in profondità nel canale uditivo, tra l'altro provocando un acuto dolore. Gli aspiranti, un uomo e una donna di nazionalità straniera, hanno dunque confessato il maldestro tentativo di conseguire la patente, fornendo ciascuno una versione diversa e poco credibile. Il primo, di nazionalità marocchina, impiegato come facchino in un’azienda di movimento merci del trevigiano, ha dichiarato di essere stato avvicinato da una persona nella zona della stazione ferroviaria di Treviso, di aver acquistato una scheda telefonica e di aver ricevuto da questi, conosciuto probabilmente nei pressi di un’autoscuola di Treviso, garanzia di superare l’esame teorico per il conseguimento della patente di guida in cambio di mille euro. La seconda, nativa del Gambia, disoccupata, ha invece affermato di essere stata avvicinata, presso un’autoscuola di Conegliano, da due persone che le hanno proposto di superare l’esame al prezzo di 2.500 euro. I "furbetti", dunque, sono stati denunciati alla locale Autorità giudiziaria per il reato di illecito conseguimento di titoli, mentre i dispositivi sono stati sequestrati d’urgenza, con successiva convalida della Procura della Repubblica di Treviso. "L’intervento delle Fiamme Gialle, che fa seguito a un’analoga operazione di servizio conclusasi nei mesi scorsi - spiega una nota del Comando provinciale - è stato finalizzato a tutelare i cittadini onesti e il regolare svolgimento delle sessioni d’esame per il rilascio di titoli abilitativi"
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