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Si è chiuso un anno record per il gruppo Hera

Approvato il bilancio della multiutility Hera, presente in Veneto nelle province di Padova, Venezia e Vicenza

Il Presidente- Esecutivo del Gruppo Hera Cristian Fabbri e l'AD Orazio Iacono
Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto dal Presidente EsecutivoCristian Fabbri, ha approvato oggi all’unanimità i risultati economici consolidati al 31 dicembre 2023 e la Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, insieme al bilancio di sostenibilità. L’esercizio si chiude con i principali indicatori economico-finanziari in crescita e il superamento, con tre anni di anticipo, dei target del precedente Piano strategico al 2026. Questi i principali dati del 2023:
  • Ricavi a 14.897,3 milioni di euro
  • Margine operativo lordo (MOL)* a 1.494,7 milioni di euro (+15,4%)
  • Utile netto* di pertinenza degli Azionisti a 375,2 milioni di euro(+16,5%)
  • Investimenti operativi lordiper 815,8milioni di euro (+15,0%)
  • Indebitamento finanziario netto in miglioramento a 3.827,7 milioni di euro (-10%), con debito netto/MOL* a 2,56x
  • Proposta di dividendo in crescita a 14 centesimi di euro per azione (+12%)
“Chiudiamo il 2023 con una performance record dei principali indicatori economici e finanziari, ottenuti in un contesto macroeconomico ancora volatile e incerto - commenta Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera -: il MOL ha sfiorato gli 1,5 miliardi di euro, l’utile netto di pertinenza degli azionisti è cresciuto del 16,5% e gli investimenti del 15%, superando gli 800 milioni di euro. Di conseguenza il valore economico distribuito agli stakeholder dei territori nei quali operiamo ha raggiunto i 2,3 miliardi di euro, in crescita del 36%.Risultati che abbiamo raggiunto soprattutto grazie al contributo dell’area ambientee dell’area energy. In particolare, in questa filiera abbiamo conseguito una crescita significativa supportata dallo sviluppo commerciale, dai mercati di ultima istanza e dai servizi di efficientamento energetico.La contestuale riduzione del 10% del debito, che ci porta a registrare un rapporto debito netto/MOL di 2,56x, in miglioramento del 21%,ha permesso al Consiglio di Amministrazione di proporre un incremento del 12% del dividendo, pari a 14 centesimi per azione. I risultati del 2023 riconfermano, quindi, la validità della visione strategica del nostro Gruppo e costituiscono il primo tassello del nostro piano industriale approvato a gennaio”. E Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera, aggiunge: “Nel 2023, l’incremento del MOL, che si attesta a quasi 1,5 miliardi di euro, ci ha portato a raggiungere con 3 anni di anticipo, superandoli, gli obiettivi fissati dal precedente Piano per il 2026. La normalizzazione dei prezzi energetici ha permesso di ridurre il capitale circolante netto e di abbassare l’indebitamento finanziario netto del 10%, ottenendo così un significativo miglioramento della struttura patrimoniale e finanziaria e un rapporto PFN/Ebitda a 2,56x, in miglioramento del 21%. Il Gruppo ha quindi riguadagnato l’usuale flessibilità finanziaria, per continuare a cogliere le opportunità di crescita nei mercati di riferimento ancora altamente frammentati. Ne sono evidenza le operazioni eseguite nel 2023 che confermano anche la nostra attenzione a generare una crescita sostenibile dei territori serviti. Un impegno che trova conferme nell’incremento sia del margine operativo lordo a valore condiviso, che cresce del 16% e raggiunge i 776,0 milioni di euro, pari al 52% del MOL complessivo, sia degli investimenti Csv, che per il 2023 ammontano a 558,4 milioni di euro, circa il 69% del totale. Prosegue, infine, il nostro impegno nella finanza sostenibile, che rappresenta una spinta propulsiva al nostro piano di investimenti e riconferma l’impegno della multiutility per la creazione di valore nei territori serviti, con particolare riferimento agli obiettivi di decarbonizzazione, economia circolare, innovazione e resilienza, in coerenza con il nostro purpose aziendale e con la traiettoria definita nel Piano industriale”. Oltre alla crescita organica, anche nel 2023 la multiutility ha continuato ad ampliare il proprio perimetro attraverso lo sviluppo per linee esterne, "con l’obiettivo di fornire ai propri clienti soluzioni sempre più innovative e competitive" come si legge nella nota diffusa dal gruppo. Sempre in un’ottica di creazione di valore, infine, è proseguito l’impegno del Gruppo nella finanza sostenibile: nel 2023 sono stati destinati oltre 1 miliardo di finanziamenti alla transizione green grazie al collocamento del secondo sustainability-linked bond collegato a obiettivi di neutralità carbonica e di economia circolare e all’ottenimento di una linea di credito Revolving Sustainability-Linked. Inoltre, la multiutility ha ottenuto dalla Banca dell’Unione Europea (BEI) un finanziamento dedicato alla realizzazione di oltre 60 progettualità del Gruppo - principalmente in Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia - allineate alla Tassonomia europea che, rispondendo anche agli obiettivi fissati dall’Agenda Globale ONU al 2030, accompagneranno le comunità servite dalla multiutility verso una transizione ecologica fortemente legata al tessuto sociale e industriale. Grazie a questa forte attenzione alla finanza green, la quota di debito del Gruppo finanziata con strumenti ESG è progressivamente aumentata negli anni, raggiungendo quota 57% nel 2023.

 Ricavi per circa 15 miliardi di euro

I ricavi 2023 del Gruppo Hera si attestano a 14.897,3 milioni di euro, in calo rispetto ai 20.082 milioni del 2022 (-25,8%), principalmente per la normalizzazione dei prezzi delle commodities energetiche e dei volumi gas, delle minori attività di intermediazione e del clima mite registrato nella prima parte dell’anno. Questa contrazione è stata in parte mitigata dai maggiori volumi venduti di energia elettrica, grazie alle attività commerciali legate alla vendita di servizi e soluzioni a valore aggiunto per l’efficienza energetica e l’autoproduzione, alle gare Consip e all’aggiudicazione di 2lotti del servizio di salvaguardia per il periodo 2023-2024 e del servizio a tutele graduali per la fornitura di energia elettrica alle microimprese a partire dal 1° aprile 2023. In crescita anche i ricavi del settore ambiente in particolare per le nuove operazioni nel mercato industria, a partire dalla partnership con la modenese ACR.

Margine operativo lordo in crescita a quasi 1,5 miliardi di euro (+ 15,4%)

Il margine operativo lordo dell’esercizio 2023 sale a 1.494,7 milioni di euro, in aumento del 15,4% rispetto ai 1.295,0 milioni al 31 dicembre 2022. Questo incremento èr iconducibile al contributo complessivo delle aree energy per 169,4 milioni di euro, in particolare grazie allo sviluppo commerciale, alle gare nei mercati di ultima istanza e alle opportunità derivanti dagli incentivi per i servizi energia, alle buone performance dell’area ambiente, in crescita di 15,4 milioni di euro,al contributo del ciclo idrico per 9,5 milioni di euro e degli altri servizi per 5,4 milioni di euro.

Margine operativo netto in aumento a 741,0 milioni di euro (+18%)

Il margine operativo netto sale a 741,0 milioni di euro, +18% rispetto al 2022, con una crescita superiore a quella del margine operativo lordo, in quanto gli ammortamenti e accantonamenti sono cresciuti in misura inferiore rispetto alla crescita del MOL.

Risultato netto in aumento a 417,0 milioni di euro

Il tax rate dell’esercizio 2023 è pari al 26%, invariato rispetto al 2022, grazie alle agevolazioni straordinarie, ai crediti d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas e ai benefici derivanti dall’affrancamento di alcuni maggiori valori originatisi a fronte di acquisizioni societarie.Anche il risultato netto* al 31 dicembre 2023saledel 12% attestandosi a 417,0 milioni di euro, rispetto ai 372,3 milioni dell’anno precedente.

Utile netto di pertinenza degli Azionisti in crescita

L’utile netto*di pertinenza degli Azionisti si attesta a 375,2 milioni di euro, in crescita del 16,5%.

Investimenti in crescita e indebitamento finanziario netto in miglioramento

Nel 2023 gli investimenti operativi del Gruppo Hera, al lordo dei contributi in conto capitale, hanno raggiunto gli 815,8 milioni di euro, in aumento del 15,0% rispetto ai 709,5 milioni del 2022. Gli investimenti sono stati indirizzati principalmente a interventi su impianti, reti e infrastrutture, a cui si sono aggiunti gli adeguamenti normativi nella distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e nell’ambito depurativoe fognario. Gli sforzi investitori per la crescita industriale sulle attività regolate del Gruppo hanno incrementato la RAB, salita a 3,33 miliardi di euro, in crescita di 144 milioni di euro rispetto al 2022. L’indebitamento finanziario netto è sceso a 3.827,7 milioni di euro rispetto ai 4.249,8 milioni al 31 dicembre 2022, principalmente per le positive performance del capitale circolante netto*determinatedallaprogressiva riduzione del prezzo delle commodity energetiche rispetto ai valori di fine 2022,dall’aumento dei crediti fiscalidella controllata Hera Servizi Energia(per l’accelerazione dei lavori incentivati dai bonus fiscali in scadenza), dalla diminuzione della posizione Iva edal minor valore degli stoccaggi gas, sia in termini di prezzi che di volumi. Il risultato della gestione fa registrare un rendimento sul capitale proprio (ROE)* a doppia cifra, pari all’ 11,1%. In miglioramento anche il rendimento sul capitale investito (ROI)* che sale fino a quasi raggiungere il 10% (9,8%), rispetto al 7,9% del 2022, superando anche i valori pre-crisi, con un aumento della creazione di valore, sia per effetto della maggiore marginalità sia della contrazione del capitale investito, a seguito del rientro del capitale circolante netto.  
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