In mattinata era intervenuto il Reparto antisommossa per far sgomberare un alloggio, presidiato dai militanti di Caminantes
Si surriscalda la situazione riguardo agli sfratti a Treviso. Venerdì 12 aprile, gli attivisti del gruppo Caminantes, da anni impegnato sul tema, hanno cercato di impedire lo sgombero di un alloggio Ater in viale Francia. Per consentire di eseguire il provvedimento di sfratto, sono intervenuti anche i poliziotti del Reparto mobile di Padova, in assetto antisommossa. Dopo un periodo di tensione, in cui si è sfiorato lo scontro, con urla e spintoni, gli agenti hanno progressivamente spinto fuori i manifestanti. "Con venti appartamenti di Ater sfitti solo in questa via dovevano assolutamente sgomberare l'appartamento per lasciarne l'ennesimo vuoto", hanno commentato i rappresentanti del gruppo.
Il sindaco: "Affitto da 80 euro mai pagato e niente Isee"
Il sindaco Mario Conte, in merito alla vicenda, ha precisato come gli inquilini non abbiano mai pagato il pur esiguo canone di locazione, senza mai rispondere ai solleciti da parte di Ater e dell'amministrazione comunale. "Con un canone di affitto medio di 80 euro al mese è inconcepibile che queste situazioni continuino a verificarsi - ha sottolineato il primo cittadino -. Chi non presenta l'Isee al momento di fare richiesta per un alloggio popolare non merita di riceverlo".
La protesta davanti al municipio
Nel primo pomeriggio gli attivisti si sono presentati davanti al municipio. Già alcuni giorni fa avevano occupato pacificamente l'atrio di Ca' Sugana, sempre per protesta contro gli sfratti, ora hanno creato una sorta di barricata con dei mobili davanti al portone e bloccato la via. "Alle dichiarazioni di Conte per cui la responsabilità è individuale e ci sono inquilini che hanno una posizione ideologica, rispondiamo che il gioco della colpevolizzazione dura poco: sono centinaia gli inquilini responsabili della propria condizione in questa città?- ribadisce Gaia Righetto, una portavoce del gruppo - E poi non dice tutta la verità, il Comune non si è presentato alle commissioni per gli sfratti, facendo sì che le procedure di sfratto partissero per debiti irrisori, che poi lievitano perché il canone viene portato a prezzo di mercato, costi insostenibili. Non dice che le persone come la signora Maria hanno tutta una serie di fragilità e che se la situazione è questa, è dettata anche dal fatto che non c'è stato alcun tipo di intervento da parte dei servizi sociali. Che dicano la verità!! Il loro sport è colpevolizzare gli individui, specie se poveri!"
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