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Rapinavano i coetanei in centro a Treviso, denunciati 5 minorenni

Carabinieri_padova

Identificati dai Carabinieri gli autori di due episodi, sottratti cinture, scarpe e abiti firmati: hanno tra i 16 e i 13 anni

La vicenda ha origine il 30 marzo scorso: tre 17enni che stavano transitando a piedi in via Pescatori, in centro a Treviso, insieme ad altri tre amici, un ragazzo e due ragazze, vengono avvicinati da un nutrito gruppo di giovanissimi, in prevalenza loro coetanei. Alcuni di questi, pare col pretesto di avere un "chiarimento" a seguito di una discussione sorta alcune sere prima in discoteca, costringevano i 17enni a consegnare tutto il denaro che avevano con sé (in tutto alcune decine di euro), delle cuffie “Airpods”, una cintura, giubbotti e felpe di marca, minacciando di picchiarli se si fossero rifiutati. La denuncia di quanto accaduto - evidentemente per timore di ritorsioni da parte degli autori del reato - è stata presentata ai Carabinieri della Stazione di Treviso solo qualche tempo dopo. Da qui sono partite le indagini dei militari dell’Arma, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Venezia.

Una seconda rapina avvenuta a maggio

Nel frattempo, il 15 maggio intorno alle 17.30, le pattuglie dei Carabinieri sono state chiamate in via Lungo Sile Mattei: un 13enne riferiva che poco prima, mentre stava rincasando al termine delle lezioni scolastiche, era stato raggiunto da tre ragazzi sconosciuti. Questi l'hanno accompagnato con la forza in un’area isolata e attigua a via Zara, e con fare minaccioso lo hanno costretto a consegnare le scarpe sportive griffate nuove che indossava. Poi i tre si sono dati alla fuga per le vie circostanti, mentre un passante, sopraggiunto sul posto, ha soccorso l'adolescente rapinato, sotto shock e dolorante ad una spalla, e ha avvisato i Carabinieri, i quali hanno riaccompagnato il giovanissimo a casa dai genitori.

Identificati dai Carabinieri, alcuni hanno precedenti

Grazie ai riscontri raccolti - frutto delle svariate testimonianze, dell’esame delle riprese dei sistemi di videosorveglianza della zona e della conoscenza dei minori da parte dei militari dell’Arma per precedenti indagini svolte sul loro conto per atti di bullismo, danneggiamenti, e reati contro il patrimonio a Treviso, nell’hinterland del capoluogo e sul litorale veneziano - è stato possibile identificare i presunti autori, in concorso, delle rapine citate: per quella avvenuta il 30 marzo si tratta di un 14enne e due 16enni da Treviso e Villorba. Per la seconda, del 15 maggio, di uno degli stessi 16enni e di un 15enne e un 13enne da Treviso e Silea per quella avvenuta il 15 maggio scorso. Le perquisizioni, disposte con decreto dalla magistratura di Venezia, sulla scorta delle prime risultanze d’indagine dei militari dell’Arma ed effettuate nelle scorse ore a carico degli indagati, hanno consentito di rinvenire nelle abitazioni dei giovani sospettati ulteriore materiale relativo ai reati contestati, fra cui gli indumenti indossati durante gli episodi. I minorenni sono stati tutti denunciati in stato di libertà. Dall’inizio del 2024, sono già una ventina i minori deferiti dall’Arma di Treviso per gravi episodi di devianza giovanile verificatisi nel capoluogo e in comuni vicini, come Carbonera, S. Biagio di Callalta, Villorba. La posizione dei giovanissimi è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria minorile.
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