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Manifestazione per la Sanità

Lido di Venezia, associazioni in piazza "Giù le mani dal Monoblocco"

Per chiedere un potenziamento dei servizi socio sanitari nell'isola

Lido di Venezia, associazioni in piazza "Giù le mani dal Monoblocco"

Cittadinanza ancora una volta in piazza per la difesa della Sanità pubblica veneziana, stavolta al Lido, dove tagli e insicurezza sul futuro delle strutture sanitarie preoccupano la popolazione. Erano in duecento almeno in Piazzale S.M. Elisabetta chiamati a raccolta dalle associazioni locali che si occupano del problema, il Movimento per la difesa della sanità pubblica veneziana e gli Amici del Giustinian che da tempo lamentano un lento depauperamento dei servizi sociosanitari e il rischio di perdere anche l'ultimo presidio sanitario presente in isola, ossia il Monoblocco. Tutto questo approfittando del clamore mediatico che converge da oggi sul Lido per l'avvio della Mostra del Cinema.

Il padiglione Rossi, o Monoblocco, per l'appunto, secondo i manifestanti, è continuamente messo in discussione sul suo futuro anche dopo il perfezionamento della compravendita dell'ex Ospedale al Mare da parte del magnate tedesco Frank Gotthardt per dare vita al progetto "Mare", un parco tecnologico (eHealth Technopark) dedicato all’innovazione e alla ricerca nella sanità digitale con la previsione del trasferimento dei servizi in via dell'Ospizio Marino, area ex Ginecologia. Ma non solo. Le associazioni lamentano anche i collegamenti carenti con l'ospedale di Venezia, il numero insufficiente di medici di base la nuova Casa di Comunità prevista su cui ci sono molti interrogativi e il Consultorio Familiare e il Centro di Salute Mentale in perenne carenza di personale.

A guidare la protesta Salvatore Lihard, a capo del Movimento per la difesa della sanità pubblica veneziana che ha rivendicato con forza un piano di potenziamento dei servizi socio sanitari "Il signor Gotthardt è avvisato - ha dichiarato Lihard - l'area del monoblocco fa gola a qualcuno, per noi invece va potenziato vendendo l'area ex ginecologia e il Carlo Steeb"
Per Nicola Funari, degli Amici del Giustinian, "la sanità pubblica è malata, bisogna investire nei medici, non nel mattone,
oggi come oggi gran parte della sanità è ormai privata".

Dopo un flash mob in cui simbolicamente alcuni manifestanti in camice medico si sono distesi sul selciato a dimostrazione
dello stato in cui versano i malati tra tagli e lunghe liste d'attesa, il corteo ha percorso il Gran Viale per poi
tornare in Piazzale per la chiusura con alcuni altri interventi come quello della consigliera regionale dei cinque stelle
Erika Baldin che ha promesso il suo interessamento al problema in Consiglio regionale. Al termine della manifestazione
Lihard ha poi ricordato i due bimbi del Lido, Elettra e Mattia venuti a mancare recentemente assieme ad altri due adulti.

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