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Sanità
30.08.2024 - 16:27
Prende il via oggi un nuovo e significativo intervento trasversale di Medici con l'Africa Cuamm, che riguarda il distretto di Shire e ha l'obiettivo di rispondere alle esigenze sanitarie della popolazione, duramente provata da un conflitto devastante.
L'obiettivo principale è la riabilitazione dell'ospedale di Shire, che serve circa 2 milioni di persone, e delle cinque strutture sanitarie del territorio circostante, le quali offrono assistenza di base agli abitanti e agli sfollati interni (circa 1 milione), accolti per l'80% dalle comunità e dalle famiglie della zona.
Molteplici sono le componenti dell'intervento che contribuiranno a un sostanziale miglioramento del sistema sanitario dell'intera regione. Saranno eseguiti lavori importanti di ristrutturazione e riabilitazione dell'ospedale di Shire e della neonatologia, con il rinnovo dei punti di accesso dei pazienti, la riparazione e messa in funzione degli impianti elettrici e idraulici per l'approvvigionamento e la distribuzione dell'acqua, e la gestione dei rifiuti, tutti gravemente danneggiati durante il conflitto.
Saranno inoltre forniti equipaggiamento e materiale sanitario, farmaci, reagenti di laboratorio e attrezzature diagnostiche (ecografi, radiografie). Parte integrante dell'intervento sarà anche la formazione del personale sanitario.
Un progetto ambizioso che sarà realizzato in collaborazione con il Vis, le autorità e le comunità locali della regione del Tigray, reso possibile grazie al sostegno del Governo Italiano. Oltre ai lavori di ripristino dell'ospedale, il Cuamm si adopererà per riattivare e supportare i servizi di riferimento dai centri periferici verso l'ospedale per le emergenze sanitarie, in particolare quelle ostetriche; fornire assistenza, anche psicologica, presso i centri di salute e le comunità sfollate; rafforzare i servizi di identificazione, trattamento e follow-up della malnutrizione acuta nei bambini e nelle donne in gravidanza. Un intervento condotto in collaborazione con le autorità e le comunità locali che mira anche a sostenere le donne e le adolescenti, che hanno subito le maggiori violenze e atrocità.
Dal supporto nutrizionale all'assistenza al parto; dalla distribuzione di dignity kits per le donne in condizioni di vulnerabilità, alla fornitura di servizi clinici dedicati a donne e adolescenti vittime di violenza: queste sono solo alcune delle componenti dell'intervento.
Il programma prevede inoltre una componente agricola e di sicurezza alimentare, implementata dal Vis, che riguarderà la distribuzione di generi alimentari e la sensibilizzazione su buone pratiche da adottare.
Presenti all'evento di lancio, tenutosi oggi a Shire Town, il presidente ad interim del Tigray Getachew Reda, l'ambasciatore italiano Agostino Palese, la direttrice di Aics Addis Abeba Isabella Lucaferri, il direttore del Tigray Regional Health Bureau dott. Amanuel Haile, il direttore sanitario dell’ospedale Suhul di Shire dott. Gebremedhin Atakilti, il direttore del Cuamm don Dante Carraro, insieme allo staff Cuamm coinvolto nell'intervento.
"È un grande onore e insieme una responsabilità per il Cuamm essere qui oggi a dare inizio a questo nuovo intervento. Tre parole che vorrei sottolineare: ‘quando’, oggi dopo anni di guerra, celebriamo la volontà e l’impegno a ricostruire la rete sanitaria della regione; ‘dove’: a Shire e nell’area attorno a Shire con quasi 2 milioni di abitanti e 500.000 sfollati, è da qui che vogliamo cominciare la ricostruzione supportando 2 ospedali e 4 centri sanitari e infine ‘insieme’, siamo Medici con l’Africa e solo insieme alle autorità sanitarie, a partire dal presidente ad interim del Tigray, che ringraziamo, possiamo riuscirci", ha dichiarato don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm.
"I progetti lanciati e presentati oggi testimoniano la nostra vicinanza alla popolazione del Tigray, in particolare alle sue fasce più vulnerabili. Grazie all’impegno di partner straordinari come Cuamm e Vis e al convinto sostegno delle autorità locali, puntiamo non solo a offrire un aiuto concreto, ma anche a riportare speranza in una terra che ha sofferto molto e merita pace, stabilità e prosperità," ha affermato l'ambasciatore Agostino Palese.
"La cooperazione italiana ancora una volta testimonia il suo impegno a favore dei gruppi più vulnerabili attraverso interventi concreti come la riabilitazione infrastrutturale e la formazione del personale, tutto questo per favorire l’accesso e la qualità delle cure, diritti fondamentali di ogni persona", ha aggiunto Isabella Lucaferri, direttrice Aics Addis Abeba.
"Il centro di questo intervento è garantire cure per mamme e bambini. Più miglioriamo e supportiamo i bisogni sanitari delle mamme e dei bambini e più aiuteremo lo sviluppo del Tigray, dove la guerra ci ha messo davanti a grandi sfide da affrontare," ha sottolineato il presidente ad interim del Tigray Getachew Reda. "Siamo fiduciosi che con l'aiuto di Cuamm e del Governo italiano riusciremo a ricostruire il sistema sanitario della nostra regione."
L’evento ha rappresentato anche l'occasione per presentare una ulteriore componente dell'intervento volta al rafforzamento delle cure neonatali, che interesserà sia il Tigray, con l’ospedale di Shire, sia la capitale etiope, Addis Abeba, con il Black Lion Specialized Hospital. Un nuovo fronte di impegno che sarà al centro di un workshop in programma ad Addis Abeba, i prossimi 3 e 4 settembre, dove Medici con l'Africa Cuamm sarà in prima linea in attività di cura, riabilitazione delle Nicu (Neonatologie), fornitura di materiali ed equipaggiamento, oltre che di formazione a diversi livelli, tutto realizzato in partnership con Uenps (Union of European Neonatal and Perinatal Societies) e con Eps (Ethiopian Pediatric Association) e, sempre, grazie al sostegno del Governo Italiano.
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