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All'Hotel Excelsior
02.09.2024 - 15:38
Premiati ieri sera, 1° settembre, al Lido di Venezia, nello spazio regionale della Veneto Film Commission nel contesto dell’81ª Mostra del Cinema di Venezia, i cinque migliori soggetti cinematografici usciti dal progetto “School Experience – Cinema Days San Stino 2024” promosso dagli assessorati alla Cultura e Istruzione del Comune di San Stino di Livenza, con il patrocinio della Regione Veneto. Un laboratorio che ha coinvolto le classi terze dell'Istituto Comprensivo "Rita Levi Montalcini", ovvero le scuole secondarie "Toniolo" di San Stino di Livenza e "Fogazzaro" di La Salute di Livenza e con la "regia del critico cinematografico Fabio Melelli e dello sceneggiatore Tommaso Avati.
I titoli delle opere premiate sono Dangerous gaming, Libera come una farfalla, Il sogno di Lucas, Una tempesta…benevola, Il tempo scorre… tutte caratterizzate da temi forti, importanti, personali anche. Come l’aiuto reciproco, il sostegno nell’affrontare le difficoltà, l’autolesionismo, la tecnologia. Argomenti che gli studenti e le studentesse delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado del territorio hanno saputo affrontare come degli adulti, con grande profondità e maturità.
Ecco, dunque, i riconoscimenti consegnati:
Miglior soggetto cinematografico a Biagio Benvenuto, Alesso Boccuzzi, Alice Carminati, Alessia De Bortoli, Marta Marsonetto e Irene Ruzza, con il soggetto “Dangerous gaming” (La Salute di Livenza);
Premio Sociale ad Anna Franzon, Marta Gabatel, Gloria Moro e Angelica Petrachi con il soggetto “Libera come una farfalla” (San Stino di Livenza);
Premio Inclusione a Vanessa Mahmudi e Annachiara Tonon con il soggetto “Il sogno di Lucas” (San Stino di Livenza);
Premio Solidarietà a Giampietro Bardella, Teodor Linga, Cristian Orlando, Alessandro Pramparo, Luna Rosada e Tommaso Vio, con il soggetto “Una tempesta…benevola” (La Salute di Livenza);
Premio Fantasy a Emil Baldasseroni, Edoardo Bizzarrini e Alberto Moretto, con il soggetto “Il tempo scorre…” (San Stino di Livenza).
Il tutto alla presenza del sindaco di San Stino di Livenza, Gianluca De Stefani, con gli assessori alla Cultura, Andrea Simonella, e all’Istruzione, Silvia Prataviera, la presidente della Sesta Commissione del Consiglio regionale del Veneto, Francesca Scatto e le assistenti sociali del Comune di San Stino di Livenza, Irene Lisotto e Valentina Pavan. Grazie al supporto di Arteven, ai ragazzi premiati è stato consegnato come riconoscimento anche un abbonamento omaggio a teatro, valido per la stagione 2024-2025 del teatro Pascutto.
“Questo è un bellissimo progetto che deve andare avanti - spiega la presidente Scatto - magari il Comune di San Stino di Livenza può farsi capofila per altri Comuni. Qualcuno ha detto: insegnate la bellezza ai ragazzi, perché con la bellezza vivranno sempre con dei propositi da portare avanti e difficilmente si lasceranno sconfiggere. E i ragazzi oggi hanno dimostrato proprio questo".
“Ringrazio la Regione del Veneto e la Veneto Film Commission per aver messo a disposizione gli spazi della Regione per la premiazione degli elaborati degli studenti delle nostre scuole - ha aggiunto il sindaco De Stefani - . Ringrazio per la collaborazione gli assessori Simonella e Prataviera per la cultura e l’istruzione, oltre agli uffici, le insegnanti e la dirigente scolastica per aver accolto subito con positività questo progetto. Un progetto che ha visto
i ragazzi realizzare degli elaborati toccando dei temi sociali che quotidianamente ci troviamo anche noi sindaci a discutere nei vari tavoli del sociale e della sanità. Veramente dei bellissimi lavori che ci hanno toccato e fatto capire ancora di più l’importanza di portare avanti progetti di questo tipo”.
“Gli studenti sono stati bravissimi e devo dire, occupandomi professionalmente di corsi di formazione, che ho notato veramente una qualità talvolta superiore rispetto agli adulti - sottolinea l'assessora Simonella - . Forse perché vengono meno quelle sovrastrutture che limitano gli adulti, e devo dire che qualcuno probabilmente ha messo del personale negli elaborati, riuscendo ad attingere dal quotidiano. Come dice il regista francese Claude Lelouch, che è era qui proprio
oggi: “Una storia personale è sempre una storia universale”.
"Accanto agli obiettivi culturali di questo progetto ce n’erano anche di educativi - conclude l'assessora Prataviera - il laboratorio e il relativo concorso hanno voluto essere un momento di formazione per i ragazzi, perché attraverso le prime lezioni introduttive tenute da Fabio Melelli e Tommaso Avati gli studenti hanno avuto la possibilità di fare un excursus della storia del cinema italiano e di approfondire le linee guida per la stesura di un soggetto cinematografico. Da lì passiamo
poi a un altro obbiettivo: rafforzare il lavoro di squadra tra i ragazzi all’interno della classe. Infatti gli alunni, insieme, hanno dato origine al soggetto cinematografico, creando da zero la trama. Credo che aver promosso questo progetto abbia permesso di fare entrare il linguaggio cinematografico all’interno delle scuole".
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