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Cadoneghe. Era imputato nel processo per le presunte irregolarità dei velox sulla SR307
07.10.2024 - 16:09
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È mancato Giampietro Moro, l’ex comandante operativo della Polizia locale di Cadoneghe. Uno dei protagonisti della vicenda relativa agli autovelox installati lungo la SR307 del Santo a Cadoneghe. Era imputato nel processo sulle presunte irregolarità relative all’istallazione dei due apparecchi, accusato in primis dal sindaco Marco Schiesaro. Lui si era difeso con un lungo memoriale e attendeva di dire la sua al processo. Che però non è ancora stato avviato: le due udienze fino ad ora sono state rinviate proprio a causa dei problemi di salute di Moro. L’ex agente aveva avuto un infarto, che lo aveva costretto a un lungo ricovero ospedaliero. Le sue condizioni si sono via via aggravate e a nulla è servito il trapianto di cuore al quale era stato sottoposto il primo di agosto.
Nonostante l’intervento fosse tecnicamente riuscito, Moro di fatto non si era mai ripreso e il suo fisico aveva cominciato a cedere, fino ad arrendersi completamente il primo di ottobre. Giampietro Moro aveva 64 anni e dal primo giugno di quest’anno aveva raggiunto la tanto agognata pensione; che di fatto non si è mai goduto, visto che il 3 giugno è stato ricoverato con l’inizio dei gravissimi problemi cardiaci. Dal 1986 al 1993 era stato in servizio come agente a Vigonza, per passare poi a Cadoneghe e all’Unione Medio Brenta che per alcuni anni aveva gestito la polizia locale in maniera congiunta con Vigodarzere e Curtarolo.
Negli ultimi anni il sindaco di Cadoneghe lo aveva nominato responsabile operativo della polizia locale di Cadoneghe. Poi il rapporto tra i due si era incrinato con la vicenda dei velox e delle quasi sessantamila multe elevate in pochi giorni, che avevano scatenato polemiche e proteste sfociando addirittura in un processo, dove ora resterà come unico imputato un altro agente, dal momento che le accuse contro Moro decadono automaticamente con la sua scomparsa. Moro, che abitava a Campodarsego, lascia la moglie Elisabetta e il figlio Andrea.
Cristina Salvato
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