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Ha chiuso la cartoleria “Alla Castagnara”
dopo 57 anni di ininterrotta attività

Fondato nel 1967, è sempre stato gestito dalla famiglia Lissandron

Ha chiuso la cartoleria “Alla Castagnara”dopo 57 anni di ininterrotta attività

I fratelli Lissandron, che per oltre cinquant'anni hanno gestito la cartoleria Alla Castagnara

Dopo 57 anni di ininterrotta attività, sempre gestita dai fratelli Lissandron, il 14 dicembre la cartoleria Alla Castagnara ha abbassato la saracinesca per sempre. Per oltre mezzo secolo è stata una fornitissima cartoleria, anche per il vicino istituto per geometri Boaga (ora liceo Marchesi), e pure libreria, dove trovare le ultime novità librarie e tanti consigli di lettura. I fratelli Alessandro, Tiziano e Ruggero si godranno ora la meritata pensione.

«Un’attività storica, che ha segnato la vita di tanti di noi – dichiarano il sindaco Marco Schiesaro e l’assessore al Commercio Guglielmo Alfieri, che sono passati a salutare i negozianti a poche ore dalla chiusura –. Aperta il 15 agosto 1967, inizialmente era nell’attuale negozio “Image”, per poi trasferirsi, il 13 giugno 1971, nella sede che tutti conosciamo a Castagnara, proprio in vista dell’apertura dell’istituto Boaga. Questa cartolibreria ha dato i primi sussidiari ai bambini che oggi sono nonni, e addirittura qualcuno anche bisnonno. Tre generazioni di clienti sono passate da qui, trovando non solo articoli di cancelleria, ma anche un luogo dove sentirsi accolti, dove ricevere un consiglio o un sorriso. Con la chiusura della cartolibreria si chiude anche un pezzo della nostra storia. A nome di tutta la comunità voglio dire un grande grazie alla famiglia Lissandron per l’impegno, la passione e la dedizione dimostrata in tutti questi anni».

La cartolibreria nacque grazie ad Alessandro Lissandron e al suo desiderio di dedicarsi al commercio della carta. In questo venne supportato dal padre Antonio, il quale, terminato il suo lavoro di operaio in fabbrica, con la sua Vespa andava ad acquistare il materiale per rifornire il negozio del figlio, che nei primi tempi era aiutato da mamma Elsa. Arrivarono poi gli altri due fratelli di Alessandro, Tiziano e Ruggero, a formare un team che – dal primo cliente che entrò ad acquistare un nettapenne nel lontano 1967 – ha visto passare da dietro il bancone generazioni di clienti, soprattutto di bambini e ragazzi. «La nostra è una storia di persone – ha detto Alessandro Lissandron nel 2021, quando il Comune assegnò un attestato alla loro attività –. Quanti ragazzi sono passati da noi, ragazzi che, ormai nonni, venivano con i nipoti a ricordare quei tempi. E poi ci sono i nostri genitori, cui dobbiamo non solo l’aiuto materiale, ma anche l’averci insegnato a trattare i clienti mettendo la loro soddisfazione al primo posto».

Anche l’assessore alla Cultura, Sara Ranzato, rivolge loro un ringraziamento per tutto il materiale che, in fase di chiusura del negozio, hanno donato alle scuole e ad alcune associazioni del territorio.

Cristina Salvato

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