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Femminicidi

Due femminicidi nel giro di poche ore in Italia

Sara Campanella e Ilaria Sula sono le ennesime vittime della cultura patriarcale

Morte di Nicoleta Rotaru: arrestato il marito  per omicidio aggravato

Un altro caso di femminicidio

Due vite interrotte prematuramente, due tragedie consumate a breve distanza l'una dall'altra. Ilaria Sula e Sara Campanella, entrambe di 22 anni, sono le più recenti vittime di una preoccupante sequenza di femminicidi che da tempo affligge il nostro Paese. Le loro esistenze sono state brutalmente interrotte in due città diverse, ma unite dallo stesso tragico filo conduttore: la violenza perpetrata dagli uomini che volevano esercitare controllo sui loro corpi.

Roma: Ilaria trovata senza vita in una valigia

Era scomparsa dal quartiere di San Lorenzo, a Roma, lo scorso 25 marzo. Il suo corpo è stato rinvenuto il 1º aprile, rinchiuso in una valigia e abbandonato in fondo a un dirupo in una zona boschiva del Comune di Poli, nella provincia di Roma. La vittima, Ilaria Sula, era una studentessa presso la facoltà di Statistica alla Sapienza, originaria di Terni. A segnalare la sua scomparsa erano state le coinquiline, preoccupate dalla sua assenza.

In base alle prime ricostruzioni investigative, si presume che la vittima sia stata assassinata con un'arma da taglio all'interno di un appartamento situato nel quartiere Africano, per poi essere nascosta in maniera brutale. Un giovane di 23 anni con il quale Ilaria aveva intrattenuto una breve relazione, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere.

Messina: Sara uccisa per strada dal suo persecutore

Solo due giorni prima, un altro femminicidio ha sconvolto l'opinione pubblica in Italia. Sara Campanella, giovane universitaria di Messina, è stata accoltellata in pieno giorno. Il responsabile del delitto è Stefano Argentino, ventisettenne originario di Noto, che da tempo perseguitava la vittima. Dopo due anni di ossessione, pedinamenti e attenzioni indesiderate, l'uomo ha raggiunto Sara, aggredendola con almeno due coltellate, di cui uno fatale al collo, lasciandola così esanime in un lago di sangue. Poco prima dell’aggressione, Sara aveva inviato un messaggio a un’amica: «Dove siete che sono con il malato che mi segue». Successivamente alla fuga, l'assassino è stato rintracciato in un Bed & Breakfast a Noto, appartenente alla madre.
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