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Il dibattito
18.05.2025 - 06:42
Una Fiat Punto che investe – all'alba - un giovane di 20 anni: è successo il mese scorso ed è l'ennesimo grave incidente che riaccende i riflettori su un tratto di strada considerato da anni una bomba a orologeria. È la Sp 24, all'altezza di via Fratta, a Fontaniva. Una strada da tempo al centro delle denunce del Comitato via Fratta-Casoni-Maglio di Fontaniva, nato proprio a seguito di numerosi incidenti, alcuni mortali. Sono oltre 300 i residenti firmatari di un documento che chiede interventi urgenti per mettere in sicurezza questa arteria, sempre più trafficata e pericolosa. Nonostante il limite di velocità fissato a 50 km/h, auto e tir sfrecciano quotidianamente a velocità folli, raggiungendo spesso i 90-110 km/h di giorno e superando persino i 130 km/h di notte. «È una situazione intollerabile», denuncia il comitato, «da due anni chiediamo misure concrete. Ragazzi e bambini non possono più percorrere la strada a piedi o in bici per raggiungere il centro del paese, le scuole, il parco giochi e i servizi essenziali. Siamo ostaggi del traffico».
Via Fratta, un tempo secondaria, è divenuta sempre più residenziale, abitata da famiglie con bimbi e anziani che si trovano a dover attraversare la strada in condizioni estreme. Vengono sollevati diversi problemi: mancano marciapiedi, piste ciclabili e strisce pedonali, la segnaletica è scarsa, non esistono controlli, c'è un elevato volume di traffico pesante. Lungo il rettilineo principale ha sede l’associazione “Sos Alta Padovana”, che a volte fatica a far uscire ambulanze in emergenza a causa della velocità delle auto e dei sorpassi azzardati. Il Comitato ha annunciato una manifestazione pubblica e la possibilità di bloccare la strada. Sulla questione è intervenuto il sindaco Alberto Trento: «Il Comune ha avviato da tempo un percorso di lavoro concreto e coordinato con la Provincia di Padova, ente titolare della gestione della strada. Abbiamo già attivato numerosi tavoli tecnici e politici, a uno dei quali hanno partecipato anche rappresentanti dei residenti, con l’obiettivo di trovare soluzioni efficaci nel rispetto delle normative vigenti.
La Strada provinciale 24, per la sua classificazione, è soggetta a specifici standard prestazionali previsti dalla legge, e questo impone limiti oggettivi alle trasformazioni che possono essere realizzate. Ciononostante, il Comune e la Provincia stanno lavorando in sinergia per definire interventi che migliorino le condizioni di sicurezza». Azioni concrete: «Nel corso di quest'anno ci sarà l’avvio della progettazione di un percorso ciclopedonale protetto, così da garantire una maggiore tutela per ciclisti e pedoni. Riteniamo», conclude il primo cittadino, «che forme di protesta che mettano a rischio la sicurezza pubblica non rappresentino una strada percorribile».
Silvia Bergamin
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