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17.05.2025 - 09:59
La linea elettrica che attraversa il centro di Scorzè
A Scorzè, i progetti di Terna per la costruzione della sottostazione di Rio San Martino continuano a far discutere: il 3 maggio, le opposizioni consiliari hanno inviato un ordine del giorno sollecitando l'amministrazione ad avviare un confronto con l'azienda, a ribadire la contrarietà all’opera e a “difendere il territorio da scelte calate dall’alto”.
Dei progetti di Terna sul territorio di Scorzè si parla da anni. Inizialmente, era previsto un elettrodotto da 380kv tra Volpago del Montello a Scorzè, progetto poi rivisto e abbandonato. Negli ultimi anni, la proposta è quella di una nuova stazione elettrica a Volpago e il riassetto della rete associata, opera da 100 milioni che interesserà vari comuni nelle provincie di Treviso e Venezia. Tra questi ci sarà Scorzè, con la costruzione di una sottostazione da 132kv a Rio San Martino, nei pressi dell’azienda San Benedetto. Secondo Terna, il progetto complessivo servirà ad adeguare la capacità di trasporto della rete all’elevato fabbisogno richiesto dal trevigiano e dal veneziano, limitando il rischio di disservizi. A Scorzè, la sottostazione dovrebbe servire a mettere in sicurezza un nodo elettrico a “T” che attualmente collega San Benedetto alla linea elettrica, aumentando la resilienza della rete e riducendo i tempi fuori servizio in caso di guasto. È prevista inoltre la rimozione di una linea aerea di 3,6km composta da 11 tralicci, che attraversa il centro di Scorzè.
In consiglio comunale però, le opposizioni sono preoccupate per l’impatto ambientale dell’opera, che “andrebbe ad aggravare la difficile situazione del nostro territorio, già pesantemente compromesso dalla presenza di numerose linee e tralicci”, si legge nel comunicato firmato dai consiglieri Gatto, Losetti, Marcon, Pamio, Scattolin e Zugno. L’opera, dicono, “è stata dichiarata di rilevante interesse strategico nazionale” e pertanto la sua autorizzazione ministeriale ha valore di variante urbanistica. Le opposizioni però sostengono che la sottostazione sia piuttosto una scelta aziendale di Terna relativa alla fornitura di un privato, cioè San Benedetto, e che esistano alternative meno impattanti “come l’automatizzazione delle manovre nella rete esistente e l’interramento dei cavi”.
Nell’ordine del giorno inviato in comune quindi, si chiede che l’amministrazione convochi con urgenza un tavolo di confronto con Terna per rivedere il progetto ed eventualmente fare ricorso al Tar, per escludere la sottostazione dal progetto.
“Attendiamo il tavolo tecnico tra Terna e i comuni interessati, che si terrà in regione - ha risposto l’assessore Federico Michielan - Noi ribadiamo la nostra contrarietà all’opera, come espresso nella precedente amministrazione: Scorzè ha già troppe linee che Terna ha dimostrato di non voler togliere con questo progetto, e questa sarebbe la terza stazione nel territorio comunale”. Tutto in sospeso quindi, in attesa del vertice tra le parti.
Davide Grosoli
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