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Tra Giavera e Pordenone

Sipario sul Giavera Festival, crocevia di incontri, dialoghi, arti, sapori dal mondo

Titolo "Il mondo addosso" con grandi ospiti e migranti e attivisti da contesti internazionali

Sipario sul Giavera Festival,  crocevia di incontri, dialoghi, arti, sapori dal mondo

Si è appena conclusa la 31ª edizione del Giavera Festival, un appuntamento di grande rilevanza nel contesto interculturale del Nordest italiano. Dal 3 al 6 luglio, le città di Giavera del Montello, nel trevigiano e Pordenone si sono animate con quattro giorni intensi di incontri, dialoghi, arti, sapori e storie provenienti da ogni angolo del globo. In un'epoca segnata da conflitti, ingiustizie e migrazioni forzate, il festival ha voluto proporre una diversa narrazione del presente, basata sull'ascolto e sull'incontro.

Il tema di quest'anno, "Il Mondo Addosso", ha fatto da filo conduttore a tutte le proposte: serate ricche di interventi da parte di illustri ospiti come Giovanna Botteri, Adriano Sofri e don Luigi Ciotti; spettacoli teatrali e musicali che hanno dato voce a resistenze, condivisione, memoria e speranza. Testimonianze di comunità migranti e attivisti internazionali, come il collettivo Ambasada Rog di Lubiana, hanno ulteriormente arricchito l'evento. Ogni angolo del festival, dal bazar del mondo alla mostra fotografica di Nicola Zolin, ha esortato i partecipanti a confrontarsi, riflettere e assumersi la responsabilità di proteggere un mondo tanto vasto quanto variegato.

Le serate musicali hanno visto esibizioni coinvolgenti: Carlos Paz ha portato le melodie dell'America Latina, mentre il gruppo Loubelya ha trasformato Villa Wassermann in una vivace piazza di danze popolari europee. Un momento particolarmente emozionante è stato rappresentato dallo spettacolo "Lo Zoo di Gaza" della Compagnia Cantieri Meticci, che ha offerto una potente narrazione della guerra attraverso gli occhi di un padre e di sua figlia, evidenziando la forza della narrazione nell'esplorare prospettive diverse e addentrarsi in situazioni complesse.

Significativa è stata la partecipazione di oltre venti comunità migranti e associazioni culturali, le quali hanno contribuito a creare un caleidoscopio di popoli e tradizioni, testimoniando la realtà plurale dei nostri territori. Clou del festival è stato il "GiroMondo" del 6 luglio a Pordenone, un pomeriggio di incontri, animazioni, danze e musiche aperte a tutti, culminato nello spettacolo del Circo Patuf, che ha esplorato il tema del Tempo.

Promosso da una rete di associazioni e supportato dalle amministrazioni locali e da numerosi volontari, il Giavera Festival si conferma ancora una volta un laboratorio di umanità e impegno, cercando di aprire finestre di speranza e futuro nelle crepe del nostro presente.

Anche se questa edizione si è conclusa, il Giavera Festival continua con nuove proposte di viaggio per scoprire altre culture: da "Viaggiorandagio Balkan Bosnia" ad "Gorgorlu Senegal", due itinerari che promettono di arricchire ulteriormente il dialogo interculturale.

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