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Sagra di Legnaro senza «Il Ristorante»

Il circolo denuncia contributi doppi e ostacoli dall’amministrazione, il sindaco replica che le regole sono condivise

Sagra di Legnaro senza «Il Ristorante»

Foto di repertorio

Lo stand gastronomico “Il Ristorante” gestito dai circoli del PD del Piovese quest’anno non sarà presente alla sagra di Legnaro che si svolge dal 5 al 16 settembre. L’annuncio via social. «L’amministrazione comunale» si legge nel post «da alcuni anni richiede contributi eccessivi per il nostro stand, sproporzionati e discriminatori rispetto alle altre organizzazioni. Inoltre il montaggio e lo smontaggio dell’intera struttura è diventato un impegno gravoso». Lo stand si sposta dunque alla Festa provinciale dell’Unità in programma dal 5 al 14 settembre in zona Arcella. Parole confermate dal segretario del circolo del Partico Democratico di Legnaro, Federico Collesei: «L’amministrazione di centrodestra, da anni, ci mette ostacoli pesanti, primo tra tutti quello che siamo l’unica associazione a dovere un doppio contributo, alla Proloco, che organizza l’evento e al Comune. Questa doppia tassa pesa fortemente sui conti finali». «La cosa più grave che viene sostenuta» aggiunge «è che il Ristorante è vicino a una forza politica ma qui non si è mai fatto volutamente politica, ci si è sempre qualificati invece come un Ristorante di qualità». «La perdita dello stand» conclude «è un importante impoverimento per la sagra stessa. Ne siamo consapevoli e ce ne dispiace ma la colpa è solo dell’amministrazione». Accuse rispedite al mittente dal sindaco Vincenzo Danieletto: «La sagra ha un suo regolamento e il programma viene condiviso con le associazioni del territorio, stabilendo insieme il budget e gli eventi da inserire. Le associazioni hanno anche la consapevolezza che quello che verrà guadagnato dovrà essere impiegato nel territorio a vantaggio della comunità mentre il Circolo PD ha sempre seguito la sua linea politica e una volta finita la sagra, saluti a tutti». «Quest'anno» aggiunge «hanno manifestato la volontà di non partecipare motivando i costi ma la loro rinuncia invece è stata mirata alla partecipazione alla Festa a Padova, abbandonando così la sagra e le altre associazioni». 

(m.m.)

 

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