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Alla WINOFSK International Art Gallery

"Luci e continuità", a Mestre un secolo di maestri della pittura veneta tra passato e presente

Una rassegna con ventidue artisti che hanno segnato la pittura veneta del secolo scorso

"Luci e continuità", a Mestre un secolo di maestri della pittura veneta tra passato e presente

La WINOFSK International Art Gallery rende omaggio alla grande tradizione pittorica veneziana con la mostra “Luci e continuità – Un secolo di maestri della pittura veneta tra passato e presente”, che inaugura sabato 18 ottobre 2025 alle ore 18 presso la sede di Galleria Medaglie d’Oro 3–4, Mestre (Venezia). L’esposizione, visitabile fino al 1° novembre dalle 16.00 alle 19.00, è curata da Elena Petras Duleba e Giorgia Pollastri, con presentazione dello storico e critico d’arte Marco Dolfin.

L’iniziativa nasce come un viaggio nella memoria e nella luce, attraverso un secolo di pittura veneta che dal Novecento giunge fino ai giorni nostri, mantenendo intatta la propria essenza. La mostra non si limita a rievocare la storia della Scuola pittorica di Venezia, ma ne celebra la continuità: un linguaggio visivo fondato sulla luce, sul colore e sul sentimento del paesaggio.

Nel cuore di questa tradizione si riconosce l’antica lezione di Giorgione, Tiziano e Tiepolo, dove la pittura è vibrazione atmosferica più che costruzione formale. È un’arte che vive di bagliori e riflessi, capace di trasformare ogni scorcio lagunare o frammento di terraferma in una sinfonia cromatica.

Protagonisti di questa rassegna sono ventidue artisti che hanno segnato la pittura veneta del secolo scorso: tra loro Antonio Marini, interprete di un classicismo solido e contemplativo, e pittori come Giampaolo Minotto, Remigio Butera, Piero Bertacco e Giuseppe Miotello, che hanno saputo restituire l’emozione luminosa di Venezia e dei suoi cieli mutevoli. Tutti accomunati da un profondo legame con la luce, intesa come principio vitale e poetico.

Nel secolo appena trascorso – afferma Elena Petras Dulebaabbiamo assistito a un pullulare di energia creativa che ha portato bellezza e luce. Dare loro continuità significa custodire un’eredità che ancora parla al presente.”

Luci e continuità diventa così un racconto corale di memoria e rinascita: un tributo a una tradizione che, pur attraversando epoche e linguaggi, continua a risplendere come uno dei segni più luminosi dell’identità veneta e italiana.

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