Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Dedicato all'Abate Mechitar

Venezia, a San Lazzaro degli Armeni si inaugura un capitello dello scultore Giorgio Bortoli

La scultura è il risultato di un profondo studio sui materiali e sulle tradizioni storiche

Venezia, a San Lazzaro degli Armeni si inaugura un capitello dello scultore Giorgio Bortoli

Venezia si prepara a un gesto di memoria e bellezza: venerdì 24 ottobre 2025, alle ore 11, sull’Isola di San Lazzaro degli Armeni sarà inaugurato un capitello dedicato all’Abate Mechitar, raffigurato inginocchiato davanti alla Madonna.

L’iniziativa è della Sezione di Venezia “Cav. Ermano Orler” dell’U.N.C.I. – Unione Nazionale Cavalieri d’Italia, con il patrocinio del Consolato Onorario d’Armenia di Venezia, e colloca l’opera nella nicchia sopra il portale d’ingresso del convento, quasi a salutare chi approda in uno dei luoghi-simbolo della cultura armena nel mondo.

L’altorilievo porta la firma del Cav. Giorgio Bortoli, scultore veneziano e socio U.N.C.I., e nasce da un meticoloso lavoro di studio su materiali e tradizioni condiviso con i Padri Armeni.

Realizzato in una speciale lega «a sfidare i tempi» e smaltato nei colori storici dell’apparizione di Padre Mechitar, il gruppo scultoreo affonda le sue radici in una testa di briccola recuperata in laguna e marmorizzata con resine: le due figure, così, sembrano elevarsi verso il cielo.

«Tra l’al di là e la trascendenza»: è la definizione che lo stesso autore offre per una scultura che restituisce alla contemporaneità lirismo e sacralità.

Per Bortoli è anche un ritorno alle origini. Discendente da una famiglia di antichi stampatori della Serenissima – la cui stamperia venne acquistata dagli Armeni ed è oggi custodita nel museo dell’isola – l’artista fonde nella sua ricerca gli armonici vitruviani di colore e forma, con un equilibrio classico capace di parlare al presente.

Il progetto è stato reso possibile dalla generosa sponsorizzazione del Cav. Alfeo Rizzetto di San Donà di Piave, anch’egli socio U.N.C.I.

Intanto Bortoli è impegnato a New York in un progetto «palladiano» dedicato alla comunità italoamericana di Staten Island, con l’orizzonte che incrocia anche il mondo dell’arte internazionale.

Dall’isola di San Lazzaro, questo capitello diventa così segno di amicizia e ponte culturale tra Venezia e l’Armenia: una piccola architettura che custodisce memoria e proietta futuro.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione