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01.12.2025 - 06:47
Il progetto di riqualificazione del parco di Pieve di Curtarolo
Il Comune di Curtarolo si prepara a dare una nuova vita all'area verde di via Gandhi, situata nella frazione di Pieve. Grazie a un significativo contributo di 50.000 euro concesso dalla Regione Veneto nell’ambito del “Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità”, l'amministrazione è pronta a inaugurare un progetto ambizioso che pone al centro l'accessibilità e la partecipazione della comunità.
L’intervento prevede una profonda riqualificazione che partirà dalla rimozione delle attuali giostre, ormai logorate dal tempo e non più adeguate. Al loro posto, sorgerà una nuova struttura completamente ripensata: verrà posata una moderna pavimentazione anti trauma e si procederà all'installazione di nuovi giochi inclusivi e accessibili. L'obiettivo è chiaro: garantire a tutti i bambini, indipendentemente dalle loro abilità, la possibilità di partecipare alle attività ludico-motorie in piena autonomia o con i loro accompagnatori, abbattendo ogni barriera fisica e sociale.
Ma il progetto non si ferma solo all’aspetto ludico, perché si estende al verde urbano, con l'integrazione delle alberature mancanti. Questo non sarà un semplice intervento botanico, ma un vero e proprio percorso di sensibilizzazione che coinvolgerà attivamente le scuole del territorio attraverso percorsi educativi e attività specifiche. In questo modo, l’amministrazione intende unire la rigenerazione urbana a una partecipazione consapevole e attiva da parte dei più giovani, facendoli sentire parte integrante del processo di cura del loro spazio comune.
«L'idea è realizzare uno spazio semplice e accogliente – precisa l’assessore Simone Duregon – in grado di essere vissuto quotidianamente tanto dai residenti quanto dalle realtà associative del territorio. Non si tratta di creare un microcosmo protetto, ma un luogo vivo dove persone di ogni età e con abilità diverse possano incontrarsi, relazionarsi e riconoscersi attraverso il linguaggio universale del gioco. Speriamo, poi, possa essere un vero e proprio "antidoto" educativo contro i fenomeni di microcriminalità e vandalismo che purtroppo si sono manifestati negli ultimi anni, che hanno causato il danneggiamento delle strutture e un progressivo abbandono dell'area, specie nelle ore serali». Un parco di valori, quindi, che restituisca alla comunità uno spazio pienamente accessibile, sicuro e capace di favorire l’incontro di cittadini di ogni età.
Cristina Salvato
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