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Boom delle Farmacie dei servizi in provincia di Verona: le più scelte in Veneto per vaccini ed esami.

Non solo farmaci: 45.000 utenti nel 2025 hanno scelto le farmacie veronesi per vaccinarsi contro influenza e Covid e per gli innovativi servizi di telecardiologia che permettono di fare ECG e holter anche in convenzione con la ricetta medica. Commentiamo i dati con la dott.ssa Elena Vecchioni di Federfarma Verona.

Boom delle Farmacie dei servizi in provincia di Verona:  le più scelte in Veneto per vaccini ed esami.

La dott.ssa Elena Vecchioni, Presidente di Federfarma Verona

La Regione Veneto ha diffuso dati che segnano un vero cambio di passo: tra gennaio e ottobre 2025 le farmacie veronesi hanno erogato 45.000 prestazioni, contro le 10.444 dell’intero 2024. Una crescita che fotografa il ruolo sempre più centrale della Farmacia dei Servizi, oggi presidio sanitario di prossimità capace di garantire assistenza anche nelle zone interne e più difficili da raggiungere. A commentare i dati è Elena Vecchioni, presidentessa di Federfarma Verona.

Come commenta questi dati in quanto rappresentante di Federfarma?
«Raccontano la fiducia crescente dei cittadini nelle farmacie, viste ormai come parte strutturale del Servizio Sanitario Nazionale. Non siamo più soltanto un punto di ritiro dei farmaci, ma un luogo che offre servizi utili e che alleggerisce ambulatori e ospedali. Il Decreto regionale 15/2024 ha dato una grande spinta, ma il percorso normativo parte da più lontano: già il D.Lgs. 153/2009 aveva introdotto la farmacia dei servizi, mentre il DM 77/2022, dopo la pandemia, ha definito standard e modelli dell’assistenza territoriale, riconoscendo formalmente la farmacia come presidio sanitario fondamentale.»

Quali sono i servizi più richiesti?
«In cima ci sono le vaccinazioni: da ottobre abbiamo somministrato 12.500 dosi antinfluenzali e anti-Covid, di cui 1.800 vaccini Covid, nelle 103 farmacie vaccinatrici della provincia. Poi la telecardiologia, un servizio che piace molto perché rapido ed efficace: ECG e holter, spesso gratuiti grazie alla ricetta SSN, refertati in 24-48 ore da centri autorizzati. È un supporto importante anche per le idoneità sportive e permette di ridurre notevolmente le liste d'attesa.»

La pandemia ha davvero cambiato il rapporto tra cittadini e farmacie?
«Assolutamente sì. Il Covid ha accelerato l’attuazione normativa e ci ha costretti a reinventare il nostro ruolo in tempi record. Abbiamo dimostrato grande flessibilità e da lì si è instaurato un rapporto di fiducia che continua ancora oggi. Oggi portiamo servizi tecnologici anche nei piccoli centri, offrendo una sanità a chilometro zero e molto utile per gli anziani che come sappiamo hanno spesso difficoltà a spostarsi e a raggiungere i grandi centri sanitari». 

La presidente conclude auspicando che l’attuale sperimentazione dei servizi in convenzione, valida fino al 31 dicembre 2025, diventi strutturale: «Abbiamo un accordo collettivo nazionale e una nuova convenzione che vanno in questa direzione. Ora serve che la Regione sostenga questo percorso per trasformare questi risultati in un pilastro stabile del nostro sistema sanitario.»

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