Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Attualità

Uoc Otorinolaringoiatria: il coro degli ex pazienti dalla laringectomia al concerto di Natale

Gli ex pazienti di Borgo Roma emozionano con un concerto speciale: nasce il coro “Laringostars”

Uoc Otorinolaringoiatria: il coro degli ex pazienti dalla laringectomia al concerto di Natale

Da sinistra la dott.ssa Ravani, il coro "Laringostars", i dottori Bertani, Castellani e il professor Sacchetto.

Hanno varcato di nuovo la porta del reparto che li ha curati, questa volta non come pazienti, ma come protagonisti di un concerto che ha commosso tutti. Nel corso di questa settimana il nuovo coro formato da ex pazienti dell’Uoc Otorinolaringoiatria di Borgo Roma – persone che hanno affrontato una laringectomia con l’asportazione delle corde vocali – si è esibito per la prima volta proprio nel luogo in cui hanno iniziato il difficile percorso verso una nuova voce. Una restituzione simbolica e potente: lì dove il tumore aveva tolto, loro sono tornati a “dare”, attraverso la musica.

Il progetto è frutto del lavoro condotto nel 2025 dall’Associazione AOI Mutilati della Voce, che da anni segue i pazienti laringectomizzati nelle fasi post ricovero, supportandoli non solo nella riabilitazione ma anche nel reinserimento sociale. Attorno ai coristi si sono stretti familiari, altri pazienti, medici e infermieri, insieme al primario professor Luca Sacchetto e alla caposala Serena Ravani. Il coro, battezzato “Laringostars” – o “coro delle Seconde voci” – è composto da circa quindici persone, in maggioranza uomini, tutte operate e avviate alla riabilitazione vocale da almeno un anno. A guidare le prove settimanali è stato il maestro di canto Andrea Bertani, coordinato dalla logopedista Linda Castellani: i progressi sono stati così rapidi da permettere un debutto natalizio in reparto, con brani come Vagabondo dei Nomadi, Bandiera gialla e alcuni classici delle feste.

La loro storia è segnata da una patologia oncologica che porta spesso all’asportazione parziale o totale della laringe, con conseguente perdita della voce e necessità di una protesi fonatoria per tornare a comunicare. Un percorso complesso, che richiede riabilitazione, sostegno psicologico e la forza di superare lo stigma legato a un handicap sociale che incide profondamente sulla vita quotidiana. Eppure questi uomini e questa donna hanno trovato nel canto un nuovo modo di esprimersi, di ritrovarsi, di stare insieme.

Le loro voci – diverse, ma unite – hanno risuonato come un messaggio di speranza. E il professor Luca Sacchetto, ascoltandoli, ha racchiuso in poche parole tutto il senso di questa rinascita:
“Per noi oggi è davvero il massimo. Dopo che, per curarli, abbiamo inevitabilmente provocato un handicap sociale con la perdita della voce, vederli arrivare addirittura a cantare è un’emozione enorme. Sono felice perché queste persone possono ritrovare un reinserimento nella vita normale e un’attività nel tempo libero, grazie anche alla collaborazione fondamentale con l’Associazione che promuove queste attività.”

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione