Conselve, ancora polemiche sulla scuola appena ristrutturata

Nuova polemica dopo l'infiltrazione d'acqua dal soffitto del porticato della scuola "Tommaseo": "Va fatta chiarezza"

Un’infiltrazione d’acqua, lo scorso fine settimana, dal soffitto del porticato della scuola secondaria di primo grado “Tommaseo” accende una nuova polemica intorno ai lavori di adeguamento antisismico dell’edificio, appena completati. Il Movimento 5 Stelle critica tempi e modalità, l’amministrazione sottolinea che questo è un episodio imprevisto, causato da un guasto ad una tubatura, un fatto isolato e subito risolto, senza particolari disagi per gli studenti. “I lavori di consolidamento della Tommaseo erano iniziati oltre un anno fa e hanno accumulato forti ritardi - spiega Tamara Lazzarin, consigliere del Movimento 5 Stelle - ora ci troviamo a constatare che dal soffitto del plesso appena ristrutturato scende acqua. Ci chiediamo come possa essere successo visto che non si può  dire che sia stata messa fretta alla ditta e le spese non sono  certo stati lesinate, visto che l’intervento è venuto a costare 700 mila euro.  Chiediamo sia fatta un assemblea pubblica con il coinvolgimento del dirigente scolastico, dei professionisti che lavorano  all'interno dell’istituto e dei genitori, fare chiarezza e dare sicurezza è  tra i doveri di un un'amministratore”. A replicare è il vice sindaco Antonio Ruzzon, che spiega come l’imprevisto della perdita d’acqua dal soffitto sia dovuta ad un improvviso cedimento di un tubo dell’impianto termico, subito riparato con un pezzo nuovo. “Un punto ha ceduto e si è creata una fessurazione. Nella giornata di sabato scorso il manicotto danneggiato è stato sostituito con un nuovo giunto dilatatore e l’impianto termico ha ripreso a funzionare regolarmente senza particolari disagi. Sono inconvenienti che capitano in un edificio del genere. I lavori di adeguamento alla normativa antisismica, pur avendo subito dei ritardi, ci permettono finalmente di avere una scuola assai più sicura per i nostri alunni e insegnanti. Purtroppo ci sono stati dei ritardi e degli imprevisti, legati soprattutto alla pandemia che ha rallentato la consegna di forniture indispensabili per completare i lavori”. Nicola Stievano