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Cavallino, Agricampeggi solo a società locali attive sul territorio

Agricoltura_Cavallino_Treporti

La misura è stata approvata dal Consiglio comunale, d'intesa con le categorie rappresentate all'interno del Tavolo verde

Politica e categorie del Tavolo Verde insieme per tutelare l’attività d’integrazione al reddito dell’agricoltura e del prodotto locale. Il frutto del percorso promosso dalla sindaca Roberta Nesto e dall’assessorato all’agricoltura è stato discusso nell’ultimo consiglio comunale con una delibera che limita l’apertura di nuovi agriturismi a società che nulla hanno a che fare con la territorialità di Cavallino-Treporti. Lo studio attento della Legge Regionale 10 agosto 2012, n. 28 (nuove disposizioni in materia di agriturismo, ittiturismo, pescaturismo, turismo rurale, fattoria didattica, enoturismo, oleoturismo) ha portato infatti l’amministrazione comunale a condividere con i rappresentati di categoria una variante al Piano degli interventi che punti a limitare la possibilità di realizzare agricampeggi esclusivamente alle aziende agricole vitali e insediate interamente nel territorio comunale. Eccezione fatta per le aziende insediate all’esterno del Comune ma con prevalenza di superficie nel territorio comunale, se presenti da almeno tre anni, la cui superficie utile agricola SAU (Superficie Agricola Utilizzata) sia almeno 2/3 rispetto a quella dell’agricampeggio, al fine di evitare che aziende agricole aventi sede in altre località possano esercitare nel Comune di Cavallino-Treporti, notoriamente ad alta vocazione turistica, la sola attività di agricampeggio. Una scelta dettata anche dalla peculiarità nelle quali sono sorte le aziende agricole locali, ovvero all’interno o in prossimità di ambiti interessati da vincoli, di zone protette e aree di pregio ambientale, servite a volte da viabilità di ridotte dimensioni in diversi casi non asfaltata. «Prima di portare in consiglio comunale la variante urbanistica, abbiamo condiviso con le categorie dell’agricoltura e del settore tecnico tutta una serie di tematiche legate agli agricampeggi e la volontà di tutelare l’agricoltura dei nostri residenti e delle nostre famiglie. Abbiamo trovato interlocutori attenti che hanno dato un contributo importante a questa delibera - afferma la sindaca Roberta Nesto -. Con il passaggio in consiglio comunale l’Ente ha uno strumento che ci permette di mettere una limitazione all’espansione dell’agricampeggio nel nostro territorio da parte di società esterne che non hanno legami con i nostri prodotti e la nostra terra». «Il settore dell’agricoltura negli anni ha saputo rispondere al cambiamento dei mercati e dei fattori climatici grazie alla capacità imprenditoriale che ha mantenuto una produzione locale di alta qualità, sia di prodotti della tradizione sia di prodotti innovativi, trovando spazio nei diversi mercati e nella ristorazione - aggiunge Anna Valleri, consigliera con delega all’agricoltura e coordinatrice per l’amministrazione del Tavolo Verde -. Quello dell’agricampeggio è un’attività collaterale all’agricoltura e un’opportunità per far crescere l’economia di questo settore, integrandosi come opportunità e come diversificazione dell’offerta del turismo dell’open air per il quale siamo riconosciuti come capitale europea e come prima spiaggia veneta. Riteniamo quindi che questo tipo di sviluppo integrativo di lavoro e di reddito debba rispecchiare e promuovere l’agricoltura locale, nonché valorizzare e proteggere il nostro prodotto a Km0, eccellenza di questa terra e di questa tradizione millenaria».
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