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26.09.2023 - 15:05
E’ nato il nuovo Flag Veneziano, gruppo di azione locale per la pesca e l’acquacoltura. Il compito della nuova struttura, la cui competenza si allarga sulle marinerie del Veneto orientale, sarà quello di predisporre il Piano di azione locale in vista della prossima programmazione dei fondi europei per la pesca per il periodo fino al 2027. Avrà, insomma, il compito di definire “le priorità intorno a cui far convergere l’impiego delle risorse europee per il settore, dunque le criticità da risolvere ma anche i punti di forza da sviluppare, e senz’altro le sfide nuove da affrontare connesse alla crisi climatica”. Il nuovo Flag avrà come capofila Vegal, l’Agenzia di sviluppo del Veneto orientale. Ne faranno parte anche Comune di Caorle, Comune di Cavallino-Treporti, Comune di San Michele al Tagliamento, Camera di Commercio di Venezia Rovigo, le organizzazioni di rappresentanza del mondo cooperativo Legacoop Veneto, Confcooperative e AGCI (Associazione generale Cooperative Italiane), A.M.A. (Associazione Mediterranea Acquacoltura), Federazione provinciale Coldiretti Venezia, CIA Agricoltori Italiani Veneto, CIV (il Consorzio Ittico veneziano), le Organizzazioni di Produttori Bivalvia Veneto e I Fasolari. Altri partner si aggiungeranno a breve a potenziare la compagine: Comune di Venezia, Città metropolitana di Venezia e Università Ca’ Foscari Venezia.
L’assemblea costitutiva del Flag ha visto la sottoscrizione da parte dei 14 componenti dell’accordo di partenariato e la nomina del comitato d’indirizzo, che ha eletto alla presidenza Antonio Gottardo, già alla guida del Flag precedente e responsabile del settore Agroalimentare e Pesca di Legacoop Veneto. «In continuità con il precedente, anche il prossimo Piano di azione locale avrà a proprio caposaldo la ricaduta diretta sulle imprese e sul territorio”, spiega Gottardo, “Tra gli obiettivi primari abbiamo condiviso quelli di potenziare le realtà produttive della pesca veneziana, rilanciare e valorizzare la città di Caorle e la sua marineria, sostenere le cooperative, i pescatori e gli enti territoriali". "Ma oltre a ciò è fuor di dubbio che in questi ultimi anni nuove sfide si sono affacciate all’orizzonte", prosegue Gottardo, "E, se si intende davvero fare strategia e farci guidare da una visione di futuro, non possiamo non fare i conti con l’impatto diretto significativo delle politiche europee da un lato, dall’altro con gli imprevedibili effetti dei cambiamenti climatici e ambientali che stanno mettendo a rischio il nostro mare e la pesca, come il granchio blu ma non solo. Serve aiutare le imprese ad attraversarli e ad affrontarli».
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