Il Consorzio di bonifica Veneto orientale fa parte del progetto Eco2smart. A Capodistria si è parlato di buone pratiche
Un progetto Interreg tra Italia e Slovenia, denominato Eco2Smart, studierà iniziative e favorirà il confronto tra buone pratiche da attuare per ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici nell’Alto Adriatico. Il progetto è stato presentato a Capodistria e vede la presenza di partner sloveni e italiani, tra cui il Consorzio di bonifica Veneto orientale e l’Università di Padova. A Capodistria si è svolta proprio una conferenza tra i partner del progetto, dal titolo “Approcci ecosistemici per l'adattamento ai cambiamenti climatici e la riduzione dei rischi: creare collegamenti e promuovere il dialogo tra i progetti”. Il progetto è co-finanziato dall’Unione europea nell’ambito del Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia 2021-2027 e punta a promuove la consapevolezza attiva dei cittadini riguardo alla riduzione dell'impatto dei cambiamenti climatici e dei rischi di catastrofi attraverso l'utilizzo di soluzioni ecosistemiche. Sulla base di ciò mira a rafforzare la resilienza delle aree costiere incluse nel progetto. A essere coinvolti sono il Comune città di Capodistria, capofila, il Comune di Monfalcone, l’Università degli Studi di Padova, Shoreline Società Cooperativa, il Consorzio di Bonifica Veneto Orientale e Znanstveno-raziskovalno sredisce Koper. Iniziato nel settembre 2023, Eco2Smart è in fase di start up delle attività progettuali e prevede di concludersi il 31 agosto 2025.
Eco2Smart, ecco di cosa si è parlato a Capodistria
Nel corso della conferenza è stato toccato dai relatori l’attuale e importante tema dei cambiamenti climatici globali: la sfida chiave dell'umanità nel XXI secolo. "Il rapporto sui rischi globali del 2021 del Forum economico mondiale classifica i cambiamenti climatici come rischi catastrofici", viene spiegato, "Tra i rischi più probabili nei prossimi dieci anni ci sono le condizioni meteorologiche estreme, il fallimento delle misure per il clima e i danni ambientali causati dall'uomo. Di conseguenza, esiste un senso di urgenza nel potenziare gli sforzi per combattere i cambiamenti climatici e i loro impatti, nonché nell'aumentare la resilienza delle persone e degli ecosistemi di fronte alle calamità. Lo scopo della conferenza introduttiva del progetto Eco2Smart è stata quindi presentare esempi di buone pratiche nell'adattamento alle soluzioni ecosistemiche e nella riduzione del rischio, accelerare lo scambio di conoscenze, stabilire connessioni e promuovere il dialogo. Inoltre, durante la conferenza sono state illustrate le opportunità offerte dal progetto Eco2Smart e i principali risultati attesi.
Il progetto Soil Bank del Consorzio di Bonifica e Università di Padova
Alla conferenza erano presenti per il Consorzio di Bonifica Graziano Paulon, vicedirettore e dirigente dell’area agraria e ambientale del Consorzio e Giampaolo Rossi, Capo Settore Agrario Ambiente del Consorzio, che hanno spiegato il progetto “SOIL BANK – la sostanza organica per l’adattamento ai cambiamenti climatici”. Il progetto del Consorzio, avviato in collaborazione con il Dipartimento di Agraria dell’Università di Padova (DAFNAE) e alcuni partner tecnologici privati, punta a sviluppare una strategia agronomica basata su fertilizzazione organica, uso di colture di copertura (cover crops) e tecniche di micro-irrigazione che, tenendo conto delle peculiarità territoriali del Veneto orientale, incrementi il contenuto di sostanza organica dei terreni agricoli e ne migliori le capacità di ritenzione idrica a scala di bacino. Uno studio che il consorzio sta portando avanti da tre anni presso l’Azienda Sperimentale situata in località Fiorentina, a San Donà di Piave. Al progetto europeo il consorzio contribuirà con una serie di iniziative e buone pratiche da sviluppare.
Le iniziative del Consorzio nell'ambito del progetto Interreg
Il Consorzio collaborerà strettamente con il Dipartimento ICEA dell'Università di Padova, partner del progetto ECO2SMART, per condurre attività di monitoraggio e modellistica ecologica nelle barene artificiali localizzate in Laguna di Caorle, in prossimità della foce di Baseleghe. Questa zona è parte integrante della rete ecologica europea Natura 2000 e della rete ecologica regionale, soggetta a vincoli ambientali e a specifiche normative di tutela nell'ambito del Coordinamento Territoriale Regionale. L’ambito lagunare di Caorle è oggetto di interventi di riqualificazione, con particolare attenzione agli aspetti delle dinamiche lagunari, da parte del Consorzio già dagli anni ’90. La parte di analisi del nuovo progetto mira a valutare lo stato di conservazione delle barene individuando le criticità e le azioni da intraprendere. Sulla base di queste analisi approfondite, il Consorzio implementerà interventi mirati di conservazione e ripristino delle importanti funzioni ecologiche svolte da questi ambienti. Un'altra iniziativa chiave del progetto Eco2Smart, affidata al Consorzio di Bonifica Veneto Orientale è la creazione di un tavolo di concertazione unico per i sistemi lagunari e le aree umide del nord Adriatico. Questo tavolo rappresenta un forum di discussione e condivisione delle strategie finalizzate alla conservazione e alla valorizzazione di queste aree vitali. Il sistema Lagunare di Caorle e quello della Litoranea Veneta sono oggi oggetto di una serie di iniziative che il Consorzio, anche in coordinamento con altri soggetti pubblici e privati, sta promuovendo per aprire una grande fase progettuale che dia sviluppo ad interventi concreti di riqualificazione di questi importanti ambiti.
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