Il primo cittadino di Cinto, Gianluca Falcomer, chiede rispetto per proteggere le vittime della follia. La bambina non è in pericolo
"L'anonimato è prezioso per proteggere le vittime della follia, quanto condividere le informazioni più utili per serenità di tutti". Così il sindaco di Cinto Caomaggiore, Gianluca Falcomer, è intervenuto per commentare quanto accaduto l'altra notte in paese. Un uomo, separato dalla moglie, ha scaraventato giù dal terrazzo la figlia di 5 anni e poi a sua volta si è lanciato, tentando il suicido. Ora si trovano entrambi ricoverati. "La bambina non è pericolo di vita ed è accudita dai sanitari del Ca' Foncello di Treviso e dalla mamma che ho sentito", riferisce Falcomer, "Abbiamo condiviso quanto necessario con il sindaco del Comune limitrofo dove vive la madre, la nostra scuola e le nostre forze dell'ordine. Non serve descrivere quanto possa star male, non serve curiosità, serve una volta in più l'empatia e l'aiuto da dedicare alla figlia e alla madre perché possano uscirne bene e al più presto"."Servono persone che, nonostante quello che han visto, sono intervenute subito e che scelgono una volta in più il silenzio: non quello dell'indifferenza, ma quello della buona volontà operosa", conclude il sindaco, "A queste persone, il grazie della nostra comunità. Un grazie anche a quelli che si stanno prendendo cura del bulldog. Il padre è in custodia delle forze dell'ordine, non era un "caso sociale" e sono delle nostre zone. E sì, con sfaccettature diverse, il tema è sempre quello che imbratta la cronaca, sempre recente e tristemente in aggiornamento".
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