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San Donà, idrogeno verde dall'ex base Tombolan-Fava

accordo

Da sinistra: il sindaco Teso e Andrea Bos

In vista del bando per la riqualificazione dell'ex Tombolan-Fava, il Comune ha siglato un accordo con la società Hydrogen Park

Da sinistra: il sindaco Teso e Andrea Bos
Nell’ex caserma Tombolan-Fava di San Donà verrà realizzato un impianto per la produzione di idrogeno verde, funzionale all’alimentazione degli autobus del trasporto pubblico locale. E’ il progetto a cui sta lavorando il Comune di San Donà. A completamento dell’imminente bando di gara, è stato firmato un accordo tra l'Amministrazione comunale e Hydrogen Park per lo sviluppo di progetti di mobilità sostenibile con l’utilizzo di idrogeno verde. L’intesa è stata firmata nella sede di Confindustria Veneto Est a Venezia. L’accordo garantirà la continuità della fornitura e quindi la transizione energetica della mobilità urbana verso fonti rinnovabili. La fornitura di energia da fonte rinnovabile, dipendente nel caso specifico dall’impianto fotovoltaico asservito all’elettrolizzatore da cui deriverà l’idrogeno verde, costituisce una fonte discontinua di energia che può dare luogo a momenti di sovraproduzione e a momenti di mancata produzione, dipendendo da fonte solare. Hydrogen Park, grazie a competenze ed esperienze di eccellenza internazionali, è in grado di fornire o assorbire per conto del Comune di San Donà di Piave i quantitativi differenziali di idrogeno necessari per coprire momenti di produzione scarsa o eccedente il fabbisogno dell’impianto, garantendo così la continuità al servizio pubblico di mobilità convertito a idrogeno. «Questo innovativo accordo con Hydrogen Park ci consentirà di garantire la sostenibilità della nuova centrale a idrogeno nell’ex caserma Tombolan Fava, per la quale è stata presentata una domanda di partenariato pubblico-privato in corso di valutazione - dichiara Alberto Teso, sindaco di San Donà di Piave -. Un progetto rivoluzionario, che comporta investimenti per 20 milioni di euro e che porterà nel nostro Comune l’unico impianto di questo tipo nel Nord Italia. Lo sviluppo sostenibile è un modello di rilancio dell’economia che può creare ricchezza, posti di lavoro qualificati e benessere, un obiettivo rispetto al quale vogliamo diventare punto di riferimento per tutto il Veneto Orientale».

Idrogeno nell'ex Tombolan-Fava, ecco cosa prevede l'accordo

In base al protocollo, sarà quindi assicurata la copertura dei quantitativi differenziali che potranno essere richiesti, a fronte della produzione soggetta a stagionalità dell’impianto in progetto, nonché la distribuzione e lo stoccaggio dell’idrogeno, garantendo così la continuità della fornitura al sistema pubblico di mobilità comunale e la gestione delle eventuali eccedenze di produzione. L’accordo ha durata di due anni ed è rinnovabile. «L’accordo siglato con il Comune di San Donà di Piave costituisce un primo esempio concreto di Banca dell’Idrogeno, un progetto-pilota di Hydrogen Park per la garanzia dei quantitativi differenziali determinati dalla discontinuità delle fonti rinnovabili, replicabile in ogni territorio - commenta Andrea Bos, presidente Hydrogen Park -. Tramite i suoi grandi soci, a supporto dei territori nel perimetro di Confindustria Veneto Est e di Confindustria regionale, Hydrogen Park diventa una piattaforma di interscambio con la doppia funzione di deposito e rilascio di idrogeno verde, sia come consegna in caso di carenze energetiche per evitare interruzioni di servizio, sia come off-taker in caso di eccesso di produzione. Un servizio all’avanguardia che conferma il ruolo del consorzio come primo punto di applicazione della strategia energetica europea basata sulla molecola verde».
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