Chiesto anche l'allargamento di via Roma Destra a Jesolo. Ma la Confederazione Italiana Agricoltori boccia la superstrada
“Il territorio non rimanga fermo, ma colga questa importante opportunità. Si trovi un punto d’incontro per il bene di tutti”. Così il presidente dell’Associazione Jesolana Albergatori, Pierfrancesco Contarini, in merito alla “Via del Mare”, la superstrada Meolo-Jesolo per la quale la Regione del Veneto ha dato il suo via libera. “Sono anni che il turismo di questa parte della costa veneta – sostiene Contarini – attende l’avvio di questa infrastruttura destinata a dare nuovo impulso ad un comparto così importante per l’economia di tutto il territorio. Da ricordare, infatti, che da sole Jesolo e Cavallino-Treporti registrano qualcosa come oltre 12 milioni di presenze annue; il livello di servizi che diamo è molto alto e riteniamo che anche le infrastrutture, a cominciare dalla viabilità, ne debbano essere all’altezza”. In questi giorni il tema è affrontato a vari livelli e sta generando discussione. “Giusto, quando si tratta del futuro di un territorio – continua a Contarini – purché i toni rimangano bassi e il confronto sia equilibrato, senza considerazioni prevenute o legate a pure logiche di partito. Invitiamo, dunque, ad una discussione serena e si faccia squadra per presentare alla Regione le modifiche che si ritengono effettivamente ed oggettivamente indispensabili”.
Pierfrancesco Contarini, presidente dell'Associazione Jesolana Albergatori
L’invito a questo tipo di atteggiamento viene rivolto a tutti i livelli, a cominciare da quanti rappresentano i cittadini, ovvero i sindaci dei Comuni interessati dal tracciato della Via del Mare. Aja invita, infine, i Comuni di Jesolo e Cavallino-Treporti ad avviare la progettazione per l’allargamento di via Roma Destra, così da rendere completa e funzionale l’intera infrastruttura che sarà realizzata. “Non facciamoci sfuggire questa importante opportunità – conclude il presidente Aja, Contarini – e lavoriamo tutti assieme per un bene comune”.
Via del Mare, Assocamping: "Nuovo stimolo per l'economia turistica locale"
«La Via del Mare rappresenta un’infrastruttura di importanza fondamentale per il nostro territorio, così fortemente vocato al turismo. Ricordiamo che solamente le due località di Cavallino-Treporti e Jesolo durante la stagione estiva accolgono oltre 13 milioni di presenze, senza considerare i pendolari giornalieri». Così il presidente di Assocamping Cavallino-Treporti, Francesco Berton, interviene in merito alla realizzazione della Via del Mare, per la quale la regione del Veneto ha dato finalmente il suo via libera. Uno sblocco della situazione che sia le amministrazioni dell’area centrale della costa, sia le associazioni di categoria, attendevano da molti anni. Una soluzione viaria che vede concordi le associazioni di categoria più rappresentative del tessuto imprenditoriale di Jesolo e Cavallino, AJA, Assocamping e Confcommercio, per meglio gestire gli importanti flussi di veicoli che raggiungono le località.
Francesco Berton, Assocamping
«Siamo perfettamente in linea con la posizione di AJA – aggiunge Francesco Berton – circa la necessità di avviare la progettazione per l’allargamento di via Roma Destra, nel territorio jesolano, così da rendere più efficace l’intera infrastruttura che sarà realizzata, con il vantaggio di appianare quel collo di bottiglia che altrimenti verrebbe inevitabilmente a crearsi dall’uscita del casello autostradale di Meolo in poi». C’è grande soddisfazione, dunque, per la categoria leader del turismo all’aria aperta, per l’avanzamento dell’iter complessivo, in considerazione anche del fatto che le aspettative dei prossimi anni sono di incrementare ulteriormente le presenze, come confermato dai trend degli ultimi tempi, nonostante la concorrenza delle mete estere. «Auspichiamo che tra Regione Veneto e amministrazioni comunali, sia della costa che dell'entroterra, si trovino le soluzioni in grado di risolvere eventuali criticità – continua il presidente di Assocamping –. Tra queste, ricordiamo ad esempio quelle riguardanti l’ultimo tratto di viabilità che conduce proprio a Cavallino-Treporti. E tra le soluzioni proposte rimane sempre la dibattuta proposta di viabilità dedicata attraverso un secondo ponte sul Sile. Per le nostre strutture ricettive, fiore all’occhiello del turismo all’aria aperta di tutta Europa, avere una viabilità funzionale è fondamentale, proprio perché gran parte degli ospiti arriva con il proprio mezzo, e in questo momento non esiste un’alternativa alle quattro ruote per raggiungere il litorale». Il rischio per la categoria è che con lo sviluppo del settore turistico le lunghe code che ciclicamente si presentano, soprattutto nelle giornate di fine settimana acuite dai pendolari, contribuiscano a svalutare e danneggiare l’immagine d’eccellenza raggiunta con la costanza e i continui investimenti. «La Via del Mare rappresenta un’opportunità che non dobbiamo farci scappare – Conclude Francesco Berton –. Sarà un’occasione per rendere più agevoli gli spostamenti anche dei cittadini locali, oltre che nuovo stimolo per l’economia trainante delle due destinazioni turistiche».
Via del Mare, Cia Venezia: "Un progetto che penalizza le attività agricole"
Federica Senno, presidente di Cia Venezia
“Giuste compensazioni economiche agli agricoltori ai quali vengono sottratti terreno e reddito; compensazione ambientale, ovvero infrastrutture a impatto zero in termini di CO2; progetti che non diventino cesoie territoriali ma cerniere ambientali”. Sono i tre paletti che CIA Venezia, per voce della presidente Federica Senno, pone per la Treviso mare. “Opera alla quale siamo fortemente contrari. È evidente che c’è un problema di flussi turistici che si riversano verso il litorale, ma questa superstrada del mare, così com’è, non li risolve affatto, anzi. Taglia territori, sottrae terreno e reddito agricolo, chi non vorrà pagare il pedaggio intaserà le strade di quartiere, non è finanziata né progettata la viabilità complementare”. Le considerazioni di Cia Venezia sono riferite a questa nuova arteria ma hanno valenza generale, “visto che il nostro territorio – aggiunge Senno - è di nuovo al centro di molti progetti infrastrutturali: oltre la Treviso mare, anche la bretella ferroviaria per l’aeroporto e la nuova Romea”. Nel caso specifico della nuova arteria, la presidente Senno segnala il nodo irrisolto della viabilità in corrispondenza della rotatoria Frova a Jesolo e la totale mancanza di gestione dei flussi turistici che intendono proseguire verso Cavallino. “Il progetto, inoltre, non consente l'accesso agli agricoltori ai propri fondi né contempla una viabilità complementare che consenta ai mezzi agricoli di spostarsi in sicurezza. Mentre verrà costruita l’opera, i trattori che strada dovranno fare? Il progetto va implementato e va garantito l'accesso a tutti i terreni, altrimenti si toglie reddito e terreni ad un comparto già in difficoltà. E infine è necessario considerare nella progettazione e nella valutazione complessiva dell'opera anche quelle che sono le ricadute nei territori limitrofi in termini di traffico, sicurezza, inquinamento e collegamenti e prevedere tutte le opere complementari e di compensazione necessarie a rendere funzionale l'opera”. Stante però l’impossibilità di impedirne la realizzazione, CIA Venezia chiede alcune garanzie perché il progetto possa migliorare. “Chiediamo almeno che le opere siamo sostenibili dal punto di vista ambientale attraverso i corridoi verdi, la piantumazione di alberi, il contenimento dell'inquinamento acustico. Non ha senso restituire agli agricoltori pezzi marginali di fondi difficilmente coltivabili: meglio che l'ente gestore se ne faccia carico e valorizzi i terreni di risulta piantando alberi. Chiediamo inoltre alla Città Metropolitana di Venezia e alla Regione Veneto l’apertura di un tavolo di confronto con tutti i soggetti economici e tutti i comuni interessati direttamente o indirettamente dalla Treviso mare. C'è bisogno – conclude Senno - di cercare di fare sintesi e di raccogliere tutte le richieste che provengono dagli agricoltori e dai territori”.
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