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Jesolo: truffato con il finto sms, riavrà i 4 mila euro sottratti

La vittima è un 64enne jesolano, che si è rivolto all'Adiconsum, che ha promosso una conciliazione all'Arbitrato bancario

Il 64enne jesolano truffato con il finto messaggio bancario riavrà gli oltre 4 mila euro rubati dal suo conto corrente. L'uomo si è rivolto ad Adiconsum Venezia, che a sua volta ha presentato ricorso all’Arbitro bancario finanziario (Abf). Nei giorni scorsi, il collegio di Milano ha accolto la richiesta e la vittima si vedrà restituire la somma. La vicenda, come ricostruito da Adiconsum, ha inizio lo scorso 7 gennaio, intorno alle 19. L’uomo aveva ricevuto un sms al cellulare dove gli veniva comunicato che la propria carta era stata associata a un dispositivo estero e doveva cliccare in un collegamento contenuto nel messaggio stesso per fare una verifica. A quel punto, fece l’operazione e fu indirizzato in una pagina internet con il logo dell’intermediario. Non solo, il 64enne ricevette pure una telefonata da un presunto operatore dell’ufficio Antifrode, che lo invitava a comunicare i dati della carta e i codici Otp ricevuti per bloccare le operazioni fraudolenti in corso. Dopo aver seguito tutte le indicazioni, il 64enne si vide addebitate sul proprio conto ben tre transazioni mai autorizzate per un totale di 4.199,01 euro. Vistosi derubato, il 64enne ha subito bloccato la carta, presentato la denuncia e si è rivolto all’Adiconsum per la tutela.

Truffe online, ecco i consigli di Adiconsum su come evitare i raggiri

Di fronte al proliferare di questi episodi, Adiconsum fornisce alcune indicazioni su come evitare di cadere vittime di questi raggiri. «Per poter prevenire simili truffe», commenta la presidente di Adiconsum Venezia Jacqueline Temporin Gruer, «il primo aspetto, il più importante, è riconoscere i modi più diffusi di frode in questo scenario; si tratta di raggiri in prevalenza online, che si possono ricondurre a false e-mail, messaggi telefonici e carte di credito. Per evitarli, serve attenzione ai propri dati bancari e personali, evitando di diffonderli con leggerezza. Lo stesso vale per le password e le credenziali d’accesso ai portali bancari, che devono essere sicure, complesse e aggiornate in modo costante». La presidente Temporin Gruer dà alcuni consigli utili per evitare di essere raggirati. «Bisogna monitorare spesso il proprio conto – conclude – in modo da poter riconoscere eventuali movimenti sospetti o attività irregolari che diventino più dannose di quanto sono state. Le truffe bancarie trovano terreno fertile nel digitale, ragion per cui gli istituti di credito hanno sviluppato anche dei sistemi di protezione avanzati. Rinnoviamo l’invito a rivolgersi alle forze dell’ordine in caso di situazioni sospette o, purtroppo, già avvenute. Inoltre è fondamentale denunciare l’accaduto, perché poi diventa importante in sede di controversia». Giovanni Monforte
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