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Giornate di Primavera Fai, iniziative a Portogruaro e Cinto

La delegazione portogruarese del Fai aderisce alla manifestazione nazionale giunta alla 32esima edizione. Domani due eventi

Nel weekend tornano in tutta Italia le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza per avvicinare il pubblico al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Giunto quest’anno alla trentaduesima edizione. Nell'occasione domani, domenica 24, la delegazione FAI di Portogruaro ha un programma che prevede la possibilità di visitare dalle 10 alle 18 il complesso di archeologia industriale denominato “Ex Perfosfati” a Portogruaro e l’Ex Mulino e la Villa Bornancini a Cinto Caomaggiore. A Portogruaro, il complesso di archeologia industriale denominato “Ex Perfosfati” sorge poco a nord-ovest del centro storico e presenta caratteristici elementi di interesse sotto il profilo ingegneristico per la soluzione tecnico-costruttiva avanzata, elegante e innovativa adottata all’epoca della sua costruzione nel primo dopoguerra. Il complesso chimico fu operativo fino al 1989. Successivamente, nel 1996, venne finalizzata la sua vendita da parte dell’ultima società proprietaria al Comune di Portogruaro che da anni ha intrapreso un’attenta operazione di restauro e recupero. Dalle 10 alle 18 di domani, i visitatori avranno la possibilità di scoprire questo gioiello industriale dall’esterno, ascoltando il racconto della sua storia passata e del possibile futuro. Due sono le visite speciali curate dall’architetto Nicola Rocca: alle 11 e alle 15.

Giornate Fai di Primavera, ecco la storia dell'ex Mulino di Cinto

L’Ex Mulino di Cinto Caomaggiore sorge all’interno del parco regionale di interesse locale del Reghena, Lemene e laghi di Cinto. Di antica edificazione, presente già nel corso della prima metà del XV secolo, il Mulino – di cui è rimasta solo la struttura – è oggi di proprietà del Comune di e attualmente sede della biblioteca. Dalle 10 alle 18 ciceroni e volontari FAI guideranno gli interessati alla scoperta della storia non solo del Mulino di Cinto, ma dei mulini, molto diffusi sui corsi dei fiumi della Venezia Orientale, in particolare su Lemene e Reghena, in quanto prime forme di archeologia industriale. Sempre nel centro abitato di Cinto sarà possibile visitare il complesso di Villa Bornancini, dal tipico impianto delle ville venete su tre livelli e pianta tripartita, che sorge accanto alla chiesa parrocchiale e di fronte al municipio. L’edificio principale, che risale agli anni Venti del XIX secolo, consiste nella ricostruzione di una casa dominicale allora in rovina, risalente all’ultimo periodo del Seicento e appartenuta alla famiglia Tiepolo. Gli interventi subiti dalla villa si sono mostrati rispettosi dell'esistente e hanno permesso la conservazione dello stato originale della stessa. Durante la giornata di domani, dalle 10 alle 18, sarà possibile essere accompagnati alla scoperta del giardino e degli interni di Villa Bornancini, dove il tempo sembra essersi fermato. In programma anche una visita speciale, alle 11, guidata dall’agronomo Roberto Valerio alla scoperta del giardino della villa, per una passeggiata tra “amene verzure, per raccontar cinque secoli di storia del giardino”. Per eventuali richieste di informazioni è possibile scrivere alla delegazione FAI di Portogruaro portogruaro@delegazionefai.fondoambiente.it.
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