Questa mattina si è tenuta la cerimonia di messa a dimora delle prime piante. Impegnati il sindaco Grosso, residenti e bambini
Ridare vita a un bosco autoctono della pianura padana per ripristinare la biodiversità scomparsa, grazie all’impianto di nuovi alberi di specie selezionate. L’ambizioso percorso di rigenerazione di un ecosistema danneggiato, iniziativa di Alì Supermercati all’interno di un modello di intervento che avvicina settore pubblico e settore privato, è partita da Portegrandi, con l’evento di impianto di 800 alberi e arbusti. La cerimonia, alla presenza di tanti cittadini, si è svolta questa mattina. La creazione del nuovo polmone verde è affidata al portale wownature.eu, iniziativa di Etifor, Società Benefit e spin-off dell’Università di Padova. La realizzazione di questo nuovo bosco è stata resa possibile dalla convergenza del finanziamento privato di Alì Supermercati e dal cofinanziamento del Comune di Quarto d’Altino e dell’Unione Europea tramite il progetto LIFE ClimatePositive e offrirà numerosi e importanti benefici alla cittadinanza. “Più verde significa prima di tutto maggiore qualità di vita per i nostri cittadini, e non solo – commenta il sindaco Claudio Grosso –. Dove c’è la possibilità di creare un nuovo bosco, il Comune di Quarto d’Altino è sempre in prima linea, come per l’ex consorzio agrario di Portegrandi. Questi interventi si uniscono a tutta una serie di iniziative di carattere ambientale che la nostra Amministrazione sta portando avanti, in linea con misure contenute nel Paesc, il Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima. Ma anche agli sforzi per migliorare la raccolta differenziata, la bonifica e riqualificazione dell’ex discarica di via Marconi a fianco del Sile, oggi diventata un parcheggio scambiatore per la Greenway. Senza dimenticare i nuovi cestini portarifiuti installati di recente su tutto il territorio.Ricordo, infine, che la collaborazione con Etifor riguarda anche la manutenzione e gestione del bosco delle Crete, che vorremmo altrettanto ampliare. Tante piccole e grandi azioni che guardano al futuro sempre più sostenibile del nostro territorio”.
Nuovo bosco di Portegrandi, ecco quali alberi sono stati piantati
Il nuovo polmone verde ospiterà 13 specie diverse di alberi e arbusti autoctoni tra cui: quercia, carpino, frassino, olmo, acero, tiglio, biancospino, prugnolo, corniolo e nocciolo. "Questi 800 alberi piantati a Quarto d'Altino sono una dimostrazione della nostra responsabilità sociale oltre che ambientale. Questa è solo la prima messa a dimora importante di quest'anno, il punto di partenza di un progetto molto più grande con il quale ci impegniamo a mettere a dimora i numerosi alberi donati dai nostri clienti", spiega Alberto Marzotto, Responsabile Ufficio Sostenibilità Ambientale, "Il progetto di messa a dimora di alberi nel nostro territorio, voluto fortemente dal presidente Gianni Canella, risale al 2010, sempre in collaborazione con i nostri clienti, con l'intento di divulgare una cultura della sostenibilità e di fare azioni concrete per il territorio che ci ospita". Il nuovo polmone verde di Portegrandi prevede un impianto a filari paralleli, ma sinusoidali. Questa disposizione permette di donare un aspetto di maggior naturalità all’impianto ma, allo stesso tempo, agevola gli interventi di manutenzione previsti per gli anni successivi per assicurare la crescita degli alberi e raggiungere gli obiettivi previsti dall’iniziativa. La creazione del nuovo Bosco di Portegrandi porterà benefici concreti nella vita delle persone. Gli alberi, crescendo, assorbiranno CO2 mitigando il cambiamento climatico, e miglioreranno la qualità dell'aria trattenendo gli inquinanti atmosferici come il PM10 e il PM2.5. Durante la stagione estiva, diventeranno una zona d’ombra e attraverso il processo di traspirazione contribuiranno a ridurre le temperature locali e gli effetti negativi causati dalle ondate di calore. In aggiunta, i nuovi alberi miglioreranno l’infiltrazione d’acqua nel terreno, in caso di precipitazioni intense, e fungeranno da barriera per ridurre l’inquinamento acustico generato dal traffico delle strade adiacenti. Le specie di alberi selezionate andranno a ricreare un ambiente che favorirà l’aumento di biodiversità, ovvero la varietà della flora e della fauna. Gli alberi saranno il rifugio e la fonte di nutrimento per animali selvatici e insetti, compresi gli impollinatori come api e farfalle. Il ripristino di questo habitat naturale aiuterà inoltre a ricostruire l'ecosistema locale, favorendo la diversità biologica che è fondamentale per la resilienza dell'ambiente.
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