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Coldiretti Veneto vicina alle donne ucraine: "Cessare il fuoco"

CHIARA FIORI GIALLI

Coldiretti Veneto: l'abbraccio delle agricoltrici di Coldiretti alle donne ucraine. Bortolas: "I nostri fiori gialli per un immediato cessate il fuoco"

Chiara Bortolas
“Lavoriamo per la pace, coltiviamo l’amore”, il pensiero delle imprenditrici agricole di Coldiretti Veneto in prossimità dell’8 marzo è per le donne dell’Ucraina. Prendendo a prestito uno dei tanti messaggi lasciati nelle bacheche dei mercati di Campagna Amica dove nel fine settimana è scattata l’operazione della “Spesa Sospesa” per raccogliere cibo da inviare ai civili del Paese invaso, le agricoltrici esprimono in occasione della Giornata della Donna la propria vicinanza alle tante signore ucraine residenti sul territorio regionale e nazionale. "Si tratta – spiega Chiara Bortolas presidente Donne Impresadella comunità più presente in Italia con 260mila cittadini, il peso delle donne è rilevante rappresenta il 78%. In Veneto – secondo i dati dell’Osservatorio Veneto Lavoro -  i cittadini ucraini sono 16.800 dei quali il 79% sono donne". "Sono le ragioni umanitarie e le richieste di asilo politico a guidare gli ingressi nella nostra regione – sostiene Chiara Bortolas – e questo particolare ci spinge ad avere ancora più attenzione per queste persone che ormai sono sorelle, amiche, assistenti parentali, insomma vere risorse per la comunità veneta. Non solo colf o badanti, nel corso del 2020, complici le restrizioni legate all’emergenza sanitaria e il crollo della domanda in molti comparti dei servizi, si è registrata una temporanea crescita delle assunzioni anche in agricoltura". “Apriamo le braccia all’accoglienza mettendo a disposizione tutta la generosità e umanità che contraddistingue la gente dei campi, fatta anche dei semplici gesti di condivisione e ospitalità che fanno grande la storia della civiltà contadina – sottolinea Chiara Bortolas - il nostro 8 marzo vuole essere un momento di riflessione ed un abbraccio corale alle donne ucraine ma anche a quelle russe, madri,  figlie, nipoti e nonne, vogliamo essere vicine a ciascuna di loro consapevoli che anche in questa guerra, come troppo spesso accade, sono gli uomini a decidere e le donne a pagare il prezzo più alto. La nostra speranza è che presto tante donne nei due Paesi si uniscano per chiedere un immediato cessate il fuoco e che possano ricevere tutto l’aiuto di cui necessitano. I nostri fiori gialli sono per loro e per tutte le donne che in questi giorni difficili si stanno prodigando per cercare di portare aiuto agli assediati e ai profughi. La solidarietà non ha bandiera, non ha nazione appartiene a tutte le persone di buona volontà” – conclude Chiara Bortolas.
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