In Veneto oggi i luoghi ai primi posti della classifica provvisoria sono tre, dislocati tra Venezia, Vicenza e Rovigo.
A poco più di due mesi dal lancio dell’
undicesima edizione la
classifica provvisoria de “I Luoghi del Cuore”, il più grande
censimento spontaneo del patrimonio culturale del nostro Paese promosso dal
FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS in collaborazione con
Intesa Sanpaolo, riserva come sempre molte sorprese. Da Nord a Sud, dalle Alpi alle isole, dai castelli alle spiagge, dai parchi storici alle chiese, passando per borghi, vie panoramiche e botteghe storiche, i
300.000 voti on-line e cartacei finora pervenuti portano all’attenzione dell’Italia, attraverso il FAI,
oltre 25.000 luoghi unici per storia, arte e natura, che restituiscono l’immagine di un Paese straordinario.
In Veneto a oggi i luoghi ai primi posti della classifica provvisoria sono: Complesso conventuale di San Francesco della Vigna a Venezia, Basalti colonnari del Parco San Marco a Gambellara (VI), Giardino Botanico Litoraneo di Porto Caleri a Rosolina (RO). Si conferma la partecipazione larga e appassionata degli italiani, che vedono in questo progetto uno strumento concreto per valorizzare il proprio territorio, e soprattutto di
tanti comitati –
101 già attivi in 15 regioni - con
Lombardia e Sicilia ai primi posti, per il momento, per numero di voti raccolti. Ma fino al termine dell’iniziativa –
si potrà votare fino al 15 dicembre 2022 – la classifica è in continua evoluzione, con nuovi comitati che si registrano e mobilitazioni che nascono ogni giorno, e tutto può ancora cambiare in questa competizione virtuosa, che fa bene all’Italia.
Il voto per "I Luoghi del Cuore" è aperto fino al 15 dicembre
Il censimento del FAI si conferma un
grande esercizio di democrazia, trasparente, semplice e diretto, attraverso il quale tutti i cittadini
possono votare i loro luoghi più cari – con un
click sul sito www.iluoghidelcuore.it o con una
firma sui moduli di raccolta voti –
per provare a cambiarne il destino. La loro segnalazione, infatti, può essere la scintilla che innesca un processo di portata talvolta imprevedibile, come ben raccontano le storie di centinaia di luoghi che grazie ai
I Luoghi del Cuore del FAI dal 2003 sono stati recuperati, restaurati, tutelati e valorizzati, esaudendo il desiderio delle comunità cui stavano a cuore, che li hanno votati e che hanno raccolto voti per essi. L’efficacia del progetto fa sì che ad attivarsi non siano solo piccole
associazioni e
comitati spontanei, ma anche numerosi
Sindaci e amministrazioni, che vedono nell’iniziativa un’opportunità concreta per valorizzare i propri territori, capace di stimolare ulteriori partecipazioni locali, attrarre risorse e incoraggiare collaborazioni efficaci e durature.
Tutti i luoghi ai primi posti della classifica provvisoria
A oggi i luoghi ai primi posti della classifica provvisoria sono:
Museo dei Misteri a
Campobasso, Chiesetta di San Pietro dei Samari a
Gallipoli (LE), Stazione Bayard – La strada di ferro Napoli Portici a
Napoli, Villaggio operaio di Crespi d’Adda a
Capriate San Gervasio (BG), Circolo Combattenti e Reduci a
Milano, Castello Ducale a
Marigliano (NA), Spiaggia della Pillirina, Area Marina Protetta Plemmirio a
Siracusa,
“Il sentiero degli ulivi”: la Fascia olivata Assisi-Spoleto a
Trevi (PG), Antica Fonderia di campane Achille Mazzola 1403 a
Valduggia (VC), Santuario e Chiesa rupestre di San Vittore Martire a
Brembate (BG). Le
prime 10 posizioni provvisorie della classifica nazionale - consultabile sul sito
www.iluoghidelcuore.it - rispecchiano quel
concetto allargato di patrimonio che è una cifra distintiva della mappatura spontanea che il censimento porta alla luce. Si passa da un inconsueto
museo dedicato ai “Misteri”, le macchine processionali che da secoli sfilano a Campobasso in occasione del Corpus Domini, già decimo classificato nel censimento 2020, alla
Chiesetta di San Pietro dei Samari a Gallipoli (LE), realizzata tra X e XII secolo e bisognosa di recupero, fino alla
Stazione Bayard di Napoli, che serviva la prima ferrovia italiana, quella Napoli-Portici inaugurata nel 1939, protagonista di un avvincente testa a testa con il
Villaggio operaio di Crespi d’Adda a Capriate San Gervasio (BG), straordinario esempio di politica aziendale illuminata di fine Ottocento riconosciuto Patrimonio dell’Umanità UNESCO, ma che necessita di interventi di restauro e valorizzazione. Segue il
Circolo dei Combattenti e Reduci, insediato dal 1919 nell’antico Dazio di Porta Volta a Milano, il cui giardino, luogo di socialità del quartiere, rischia di essere distrutto con la realizzazione di un nuovo progetto urbanistico. Non mancano in alta classifica due beni ambientali, la
Spiaggia della Pillirina a Siracusa, di cui un comitato chiede l’inserimento in un’area protetta, e la
Fascia olivata Assisi-Spoleto, che per oltre 40 km caratterizza il territorio umbro e la sua tradizione di coltivazione degli ulivi.
I premi
La competizione è già entrata nel vivo e i cambi di posizione in classifica sono all’ordine del giorno, con molti luoghi distanziati di pochi voti l’uno dall’altro. Ogni voto che si andrà ad aggiungere a quelli già ricevuti può risultare decisivo per l’assegnazione dei
premi messi in palio a fronte della presentazione di un progetto: al termine del censimento al
primo, secondo e terzo luogo classificato andranno rispettivamente
50.000 euro, 40.000 euro e 30.000 euro. FAI e Intesa Sanpaolo, dopo la
pubblicazione dei risultati definitivi prevista per febbraio 2023, lanceranno anche il consueto
bando per la selezione dei progetti di intervento in base al quale tutti i proprietari - pubblici o non profit - e i portatori di interesse dei luoghi che avranno ottenuto
almeno 2.500 voti potranno presentare alla Fondazione una richiesta di sostegno sulla base di specifici progetti d’azione.
Nell'edizione di quest'anno anche una classifica speciale “I Borghi e i loro luoghi”
L’edizione di quest’anno è arricchita inoltre dalla
classifica speciale “I Borghi e i loro luoghi”, frutto dell’attenzione che il FAI dedica da tempo alle aree interne italiane, di cui i borghi, ovvero i piccoli Comuni con meno di 5.000 abitanti, rappresentano il tipico tessuto insediativo, nonché i custodi di importanti patrimoni d’arte e natura. In testa a questa classifica - cui spetterà il
premio speciale Intesa Sanpaolo del valore massimo di
20.000 euro a fronte della presentazione di un progetto - c’è la
Fonderia di campane Achille Mazzola di Valduggia (VC), che occupa anche il nono posto nazionale, luogo di eccellenza artigiana in attività dal XV secolo al 2003 e oggi da valorizzare. Seguono la
Scala dei Turchi di Realmonte (AG), la celebre scogliera di marna bianca sempre bisognosa di tutela e già sostenuta dal FAI con la trasformazione in belvedere di un terrazzo roccioso in precedenza occupato da un edificio abusivo, e i
Castelli Tapparelli d’Azeglio a Lagnasco (CN), complesso di proprietà del Comune con tre diversi edifici nati sul finire dell’XI secolo e sviluppatisi fino al XVIII, che necessita di fondi per il restauro e l’apertura al pubblico. Scorrere i luoghi votati regala altre scoperte che stupiscono e incuriosiscono. Dalla classifica, emergono ad esempio
filoni tematici, uno tra tutti quello delle strade storiche, che mostra come l’attenzione ai cammini e al paesaggio si stia radicando nella sensibilità delle persone. Tra queste, la
Via Vandelli, voluta nel 1739 dal duca Francesco III d'Este per collegare Modena con Massa e il mar Tirreno e oggi un Cammino, la
Strada della Forra a Tremosine sul Garda (BS), ardita realizzazione del 1908-13 scelta per la sua spettacolarità anche per una scena del film della saga di James Bond
Quantum of Solace, o la
Strada del Vallone di Elva (CN), fondamentale per la vita della Valle Maira e già votata in scorsi censimenti, bisognosa di recupero. Tra i luoghi più particolari, i
Basalti colonnari del Parco San Marco a Gambellara (VI), prismi di origine vulcanica risalenti all’epoca geologica dell’Eocene e votati per incentivarne la tutela,
Porto Flavia a Iglesias, realizzato nel 1924 come piccolo porto di servizio a un’area mineraria e oggi abbandonato, e la
Brughiera di Via Gaggio a Lonate Pozzolo (VA), area naturale di grande importanza nei pressi del fiume Ticino, che rischia di scomparire a causa dell’ampliamento dell'area cargo dell' aeroporto di Malpensa.