Vicenza senza treni: disagi e proteste per il blocco ferroviario estivo

UN'ESTATE DI DISAGI PER I VIAGGIATORI VICENTINI
Vicenza è entrata in un vero e proprio lockdown ferroviario. Da ieri, e per i prossimi 21 giorni, nessun treno arriverà o partirà dalla stazione del capoluogo berico. Fino al 20 agosto, i collegamenti ferroviari con Verona, Schio, Cittadella e Grisignano saranno sospesi, costringendo pendolari e turisti a trovare soluzioni alternative per i loro spostamenti. Al posto dei treni, da viale Venezia, davanti al Totò Bistrot, partiranno autobus sostitutivi, ma il disagio è palpabile.

IL GIORNO ZERO DEL BLOCCO
Ieri, primo giorno del blocco, la stazione di Vicenza presentava un aspetto surreale. Dove solitamente si affollano viaggiatori, c'erano solo due addetti di Trenitalia a indirizzare le persone verso gli autobus sostitutivi. Le banchine erano interdette da transenne, e la stazione, anche negli orari di punta, era deserta. Al contrario, viale Venezia era gremita di persone in attesa degli autobus, che arrivavano e partivano ogni pochi minuti.

IL CAOS ANNUNCIATO
Mattia Stella, segretario del gruppo consiliare Europa Verde in consiglio regionale, ha vissuto una vera e propria odissea. "È un caos annunciato", ha dichiarato. "Martedì sera sono andato in stazione per chiedere se, pur avendo l'abbonamento, avrei dovuto acquistare il biglietto, e mi hanno risposto che non era necessario. Quando poi sono arrivato in stazione, l'autobus che volevo prendere è partito lasciando giù molta gente, perché aveva esaurito i posti. Abbiamo dovuto aspettare gli autobus successivi, che invece di fermarsi in viale Venezia hanno proseguito verso viale Roma. Una volta arrivati a Grisignano abbiamo dovuto aspettare un regionale lento con cui siamo arrivati fino a Padova, dove avrei voluto fare il cambio con il regionale veloce fino a Venezia, ma una volta sceso ho scoperto che era stato soppresso. Così sono risalito sul regionale lento, per riuscire ad arrivare finalmente a destinazione alle 9".