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Politica
05.12.2024 - 12:58
Foto di repertorio
Le polemiche relative agli aumenti delle tariffe dei rifiuti continuano a suscitare dibattito in Veneto. L’assessore regionale all’Ambiente, Gianpaolo Bottacin, ha risposto alle dichiarazioni del Presidente del Consiglio di Bacino Verona Nord, esprimendo perplessità su alcune delle affermazioni fatte in merito agli aumenti tariffari e alla responsabilità della Regione.
Bottacin ha dichiarato che le polemiche sui 2,3 euro di aumento della tariffa unica regionale per lo smaltimento dei rifiuti sembrano essere strumentalizzate, con l’intento di deviare l’attenzione dagli aumenti già applicati dai Consigli di Bacino a livello locale. "Mi domando dove fosse il Presidente del Consiglio di Bacino quando sono stati applicati aumenti significativi ai cittadini, mentre oggi si schiera a favore di questi stessi utenti", ha commentato l’assessore, evidenziando i dati relativi al bacino bellunese che, con una produzione di rifiuti significativamente inferiore, contrasta con i numeri di Verona.
Nel suo intervento, Bottacin ha anche ricordato che il Consiglio di Bacino Verona Nord ha deciso autonomamente di aumentare le tariffe, con un incremento del 3,8% nel 2023, del 9,6% nel 2024 e lo stesso incremento previsto anche per il 2025, arrivando a un aumento di oltre 30 euro pro capite in tre anni. "Non vorrei che questa polemica sui 2,3 euro fosse utilizzata per far credere che gli aumenti siano responsabilità della Regione, quando in realtà sono scelte autonome del Consiglio di Bacino", ha precisato Bottacin.
L’assessore ha concluso il suo intervento chiedendo al Consiglio di Bacino di concentrarsi su politiche concrete per migliorare la gestione dei rifiuti, invece di "scaricare i costi sui cittadini".
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