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Cronaca

Treviso, nuova misura educativa per il 14enne che ha picchiato e minacciato un coetaneo

Un altro ammonimento per il bullismo: terzo provvedimento in un mese. Un passo avanti nella lotta contro la devianza giovanile

bullismo grande

Il Questore Alessandra Simone

Continua l’azione di contrasto al bullismo da parte della Questura di Treviso. Il Questore Alessandra Simone ha emesso un provvedimento di ammonimento nei confronti di un ragazzo di 14 anni accusato di bullismo nei confronti di un coetaneo. L'adolescente è ritenuto responsabile di atti di violenza, comprese percosse e minacce, ai danni di un altro giovane che frequenta lo stesso istituto scolastico nella provincia.

La misura è stata adottata dopo l'intervento della madre della vittima, che ha raccontato agli agenti dei Carabinieri i soprusi subiti dal figlio. I fatti risalgono a novembre, quando all'interno dell'istituto scolastico il quattordicenne ha colpito con calci la vittima, dopo che un altro ragazzo l'aveva sgambettato. L’incidente, ripreso con uno smartphone, ha avuto seguito il giorno successivo, quando i due si sono incontrati casualmente in strada. In quell’occasione, il bullo ha schiaffeggiato il compagno, costringendolo a inginocchiarsi e chiedere scusa per vecchi disaccordi. Anche questa scena è stata filmata.

Una volta appreso dell’accaduto, la Polizia di Stato ha prontamente attivato il procedimento per l’ammonimento, un provvedimento preventivo introdotto dal Decreto Caivano, volto a sensibilizzare il giovane sui gravi rischi derivanti dal suo comportamento e a evitare che tali episodi possano evolversi in reati più gravi. La misura, che verrà notificata al minore alla presenza di almeno uno dei genitori, mira a trattare la devianza giovanile con strumenti educativi, per favorire la riflessione sulle possibili conseguenze, anche penali, delle proprie azioni.

"Questo è il terzo ammonimento emesso in poco più di un mese", ha dichiarato il Questore Alessandra Simone. "Questo dimostra che stiamo percorrendo la giusta strada per affrontare il fenomeno del bullismo. Se sempre più vittime si rivolgono alle forze dell’ordine, significa che c’è una maggiore consapevolezza del fatto che il bullismo può essere trattato con interventi preventivi, prima di ricorrere alle misure punitive previste dal diritto penale". Il Questore ha concluso con un appello a continuare a denunciare: "Solo così possiamo recuperare i nostri giovani e ridurre il fenomeno della devianza giovanile".



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