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Il futuro dell'Astra

Chioggia: il destino del Teatro Astra torna in discussione

Commissione consiliare il 16 gennaio per fare il punto sui lavori del teatro e dell’Arena Eleonora Duse

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Il futuro del Teatro Astra e lo stato dei lavori saranno al centro di una commissione prevista per il 16 gennaio alle 16:30, presso la sala consiliare. La seduta, richiesta dall’opposizione, affronterà anche il progetto di copertura dell’Arena Eleonora Duse, destinata a diventare uno spazio fruibile tutto l’anno.

Una commissione attesa da mesi

Inizialmente programmata per dicembre e poi posticipata all'8 gennaio, la commissione è stata definitivamente convocata per metà mese. Durante il consiglio comunale di dicembre, l’assessore ai Lavori Pubblici Angelo Mancin aveva indicato una data precedente, ma la conferma ufficiale è arrivata solo nei giorni scorsi.

I consiglieri avranno l’opportunità di effettuare un sopralluogo presso il Teatro Astra, un cantiere che sembra simbolizzare il lungo e travagliato iter burocratico e finanziario che spesso caratterizza le opere pubbliche.

Un progetto bloccato da decenni

L’Astra, situato in calle San Nicolò, vicino all’auditorium, è un ex cinema acquisito dal Comune negli anni ’90, durante l’amministrazione di Sandro Todaro. Un tempo uno dei tanti cinema del centro storico di Chioggia, l’edificio è stato chiuso e destinato a diventare un teatro. Il progetto è stato avviato durante la giunta Guarnieri, ma da allora si sono alternate diverse amministrazioni senza che l’opera sia mai stata completata.

I lavori di restauro, iniziati con grandi ambizioni, si sono interrotti nel 2010 a causa di controversie con l’impresa appaltatrice. Solo anni dopo sono ripresi, ma con la scoperta di difformità tra il progetto e lo stato dell’edificio, già all’80% completato. Da allora, il cantiere è andato avanti a rilento, diventando uno dei più lunghi e complicati nella storia del territorio clodiense.

Arena Eleonora Duse: un progetto più rapido grazie al PNRR

Diverso il caso dell’Arena Eleonora Duse, il cui cantiere è partito rapidamente grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La copertura dell’arena permetterà di utilizzarla anche nei mesi invernali, ampliando così l’offerta culturale della città.

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