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I Poli per l'infanzia in Veneto: un patto tra istituzioni, scuola e famiglie per il futuro dei bambini

Accordo tra Regione, Ufficio Scolastico, Anci e Fism per rafforzare l’educazione e la continuità nei primi anni di vita

neonato

Immagine di repertorio

Il Veneto avvia con il nuovo anno l'importante progetto dei "Poli per l'infanzia", attraverso un Protocollo d'Intesa che coinvolge la Regione, l'Ufficio Scolastico Regionale (USR), l'ANCI (Associazione Nazionale Comuni d'Italia) e la FISM (Federazione Italiana Scuole Materne). L'iniziativa si prefigge di garantire un percorso educativo continuo per i bambini, che vada dalla prima infanzia fino all'ingresso nella scuola primaria, implementando così una riforma del sistema educativo regionale mirata ai più piccoli.

Il progetto prende forma dal lavoro svolto dal Tavolo paritetico regionale, che ha collaborato alla redazione del protocollo, creando una rete solida tra enti locali e scuole paritarie. L'obiettivo è quello di costruire dei Poli per l'infanzia che fungano da punto di riferimento per la formazione e l'educazione dei bambini, con un'attenzione particolare alla continuità dei servizi educativi e alla partecipazione attiva delle famiglie.

Il Protocollo prevede l'attivazione di un coordinamento pedagogico e un piano triennale di aggiornamento annuale che definisce le linee guida per la gestione dei Poli, inclusi gli aspetti organizzativi, pedagogici e didattici. In particolare, si punterà su spazi educativi flessibili, la programmazione condivisa tra scuole e famiglie, e un miglioramento dell'accessibilità alle strutture.

L'Assessore regionale alle Politiche Sociali, Manuela Lanzarin, ha sottolineato l'importanza di questa iniziativa, evidenziando che il benessere dei bambini è il primo obiettivo di tutte le politiche educative. "I Poli per l'infanzia saranno catalizzatori di competenze, dove educatori, scuole e famiglie collaboreranno per accompagnare i bambini nel loro percorso di crescita. Un'alleanza che, basata sulla fiducia reciproca, contribuirà a formare una società migliore", ha dichiarato Lanzarin.

Il Protocollo definisce anche i compiti specifici degli enti coinvolti. La Regione avrà il compito di programmare lo sviluppo del sistema educativo integrato e monitorare i fondi destinati a questo progetto. L'USR si occuperà di coordinare la formazione del personale scolastico e di fornire supporto nell'implementazione delle iniziative pedagogiche. ANCI si impegnerà a promuovere e monitorare i coordinamenti pedagogici a livello territoriale, mentre la FISM garantirà la formazione continua per gli operatori del settore.

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