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Morti sul lavoro
13.01.2025 - 11:58
Erika Baldin al processo Battistetti
Si è svolta oggi la nona udienza del processo per la morte di Mattia Battistetti, il giovane operaio di 23 anni rimasto ucciso nel cantiere edile dell’impresa Bordignon a Montebelluna, schiacciato da un carico precipitato da una gru. Un collega, Arben Shukolli, rimase gravemente ferito nell’incidente. Tra i presenti al Tribunale di Treviso c’era anche Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Veneto, che ha sottolineato la mancanza delle istituzioni e della Regione in un caso tanto grave.
«Non potevo non essere presente – ha dichiarato Baldin – soprattutto perché, in relazione al caso di Mattia, avevo chiesto senza successo che la Regione del Veneto si costituisse parte civile nel processo, un atto che nessuna istituzione locale ha ancora intrapreso. Ho presentato anche un disegno di legge regionale per regolamentare la costituzione di parte civile della Regione in situazioni di gravi incidenti sul lavoro, ma la mia proposta è rimasta inascoltata».
Baldin ha accolto l’appello lanciato dall’associazione Mattia Battistetti e dalle sigle sindacali per una massiccia partecipazione al processo, dentro e fuori dall’aula. «I tempi della giustizia non rendono giustizia: undici mesi tra un’udienza e l’altra diluiscono il ricordo delle vittime e affievoliscono la percezione del bisogno di giustizia. È un ulteriore colpo per le famiglie, già segnate da lutti ingiusti. Solo nel 2024, in Veneto, ci sono stati 72 morti sul lavoro, una cifra drammatica che sale a 135 se si considerano anche gli incidenti in itinere», ha aggiunto.
La consigliera ha puntato il dito contro la Regione, sottolineando il suo ruolo chiave nella sicurezza dei luoghi di lavoro: «La Regione è l’ente competente per la prevenzione nei cantieri, nelle officine e negli stabilimenti. In nome di Mattia e delle altre vittime, chiedo un potenziamento delle risorse destinate agli SPISAL, i servizi delle ULSS incaricati dei controlli. Nonostante le mie proposte concrete durante la sessione di bilancio, la maggioranza di destra ha respinto ogni richiesta, assumendosi una grave responsabilità nel limitare gli strumenti di prevenzione».
L’assenza delle istituzioni regionali al processo ha alimentato il malcontento dei presenti, tra cui familiari, amici e sindacati. Baldin ha concluso il suo intervento con un richiamo alla necessità di un impegno collettivo per evitare che tragedie come quella di Mattia si ripetano: «Ogni vita spezzata sul lavoro è una sconfitta per tutti. È ora che le istituzioni dimostrino, con fatti concreti, di voler proteggere i lavoratori».
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